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84° CENTRO SAR. MISSIONE IN ALBANIA CONCLUSA CON SUCCESSO

ELICOTTERO-HH-139-(1)

HH 139 (4)Giovedì 13 novembre 2014, l’Aeronautica Militare italiana, in coordinamento con le autorità aeronautiche della Repubblica d’Albania, ha condotto l’esercitazione bilaterale TANGO SAR, mirata a verificare l’efficacia delle procedure concordate tra le due Nazioni per il soccorso di personale militare italiano nell’eventualità che lo stesso sia costretto a lanciarsi dal proprio velivolo nel corso di una missione di Air Policing sui cieli albanesi.

L’attività addestrativa, organizzata congiuntamente all’Aeronautica Albanese, è stata gestita dal Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico (FE), il cui Rescue Coordination Center (RCC) ha ordinato il decollo di un elicottero HH-139 dell’84° Centro Combat SAR di Gioia del Colle (BA) per recuperare in territorio albanese un pilota di cui era stata simulata l’eiezione da un caccia Eurofighter a seguito di avaria tecnica.

La missione di ricerca e soccorso si è svolta con successo nel pieno rispetto dei parametri procedurali concordati tra le parti, aggiungendo così un ulteriore tassello al vasto panorama dHH 139 (3)i cooperazione militare tra le Forze Armate di Italia e Albania.

L’Italia coopera attivamente con l’Albania, sia a livello bilaterale sia in ambito NATO, per permettere uno sviluppo integrato delle relative capacità militari.

L’AirPolicing – ovvero il servizio di sorveglianza e difesa aerea sui cieli albanesi – è assicurato dalla NATO con il proprio sistema di difesa aerea integrato, cui contribuiscono tutti i Paesi membri. In particolare l’Aeronautica Militare italiana, oltre a garantire con continuità il servizio sul proprio spazio aereo, contribuisce ad assicurarlo sui cieli illirici.

L’Italia e Albania hanno sviluppato apposite procedure di cooperazione bilaterale nel caso un equipaggio di un caccia intercettore italiano in missione sui cieli albanesi fosse costretto a eiettarsi. La cooperazione italo-albanese in campo militare ha avuto inizio a metà degli anni ’90, quando il Paese illirico si è posto l’obiettivo di rinnovare profondamente le proprie strutture civili e militari per poter far parte, nel medio termine, dell’architettura di sicurezza europHH 139 (2)ea. Nell’imminenza e successivamente all’entrata dell’Albania nella NATO, avvenuta nel 2009, la cooperazione si è intensificata con l’obiettivo di favorire nel Paese lo sviluppo di capacità militari compatibili con gli obiettivi posti dall’Alleanza Atlantica. La candidatura ufficiale dell’Albania all’adesione all’Unione Europea (2014) ha aperto ulteriormente il ventaglio di possibili cooperazioni nel campo militare e della sicurezza.

 

La cooperazione militare bilaterale tra Italia e Albania ha una storia quasi ventennale, cominciata con la costituzione nel 1997- a Tirana – della Delegazione Italiana Esperti e proseguita dal 2013 per il tramite dell’Addettanza Militare presso l’Ambasciata italiana di Tirana. Le numerose attività bilaterali sviluppate negli anni hanno agevolato la partecipazione di contingenti albanesi a missioni di pace e l’integrazioeurofighter 36 stormone del Paese nella NATO.

Le attività di cooperazione militare tra Italia e Albania coinvolgono tutte le Forze Armate, e si rivolgono prevalentemente all’attività formativa e addestrativa nei vari settori, servizi e competenze della Difesa albanese.

l’Aeronautica Militare, contribuisce con continuità (7 giorni su 7, 365 giorni all’anno) con la propria struttura di difesa aerea, comprendente sensori radar, sale operative, sistemi di comunicazione e caccia intercettori.

L’Aeronautica Militare italiana che aveva già reso disponibili nel 2013 i propri Eurofighters per assicurare il servizio di Air Policing – sorveglianza e difesa aerea – in Islanda, contribuisce ora con regolarità alla sicurezza dei cieli in Slovenia e Albania, cui si aggiungeranno – nel 2015 – i Paesi Baltici.

La contribuzione italiana alle attività di Air Policing sui cieli illirici ha aperto la strada per lo sviluppo di un altro ambito di cooperazione bilaterale tra i due Paesi: il servizio di Ricerca e Soccorso, in gergo tecnico SAR (Search and Rescue), da attivare nel caso un equipaggio di un caccia intercettore italiano fosse obbligato ad eiettarsi sul suolo albanese.

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