ANCHE DA GIOIA ALLO SCIOPERO GENERALE SUL JOBS ACT
“Venerdì 12 dicembre, i lavoratori di tutte le categorie hanno incrociato le braccia per esprimere il pieno dissenso con le scelte del nostro Governo che sta agendo in continuità con le politiche inique dei governi precedenti. Fingendo il cambiamento e strumentalizzando la crisi economica, la nuova classe politica in realtà applica misure che non permettono la crescita, riduce i trasferimenti agli Enti Locali trasformandoli più in esattori di tasse che erogatori di servizi, blocca i turn-over e non rinnova i contratti scaduti da quasi un decennio, cancella il welfare, aumenta la disoccupazione e produce sempre più nuovi poveri.
A fronte di tutto ciò ci hanno venduto la Riforma sul lavoro chiamata “Jobs Act”, una lingua che non ci appartiene (!), come la panacea ai mali del lavoro, come la risoluzione assoluta della disoccupazione di molti giovani mentendo sapendo di mentire. In realtà la nuova riforma non risolverà alcunché anzi è peggiorativa in quanto declassa la figura del lavoratore sottraendogli diritti e ponendolo in situazioni di possibile sfruttamento.
L’opinione pubblica tutto ciò comincia a comprenderlo e perciò in molti hanno partecipato allo sciopero generale del 12 dicembre. La manifestazione che si è svolta a Bari è stata imponente, pacifica, colorata, allegra e tutti con la consapevolezza che l’attuale politica non rappresenta la stragrande maggioranza delle persone e dei lavoratori. Il “Jobs Act” è invece un atto di vandalismo, l’ultimo perpetuato da questo governo nei confronti di chi il lavoro ce l’ha e di chi invece lo cerca. La partecipazione è stata enorme e se realmente questo paese crede di essere democratico non può ignorare il disappunto di tante persone. Se lo fa, se ignora tutto ciò, forse dovrebbe seriamente interrogarsi sul significato della parola Democrazia”.
Delegazione UILFPL Gioia del Colle