CRISI NATUZZI, SOTTOSCRITTO L’ACCORDO A ROMA
PER LA FENEAL UIL “IL RILANCIO NON È PIÙ UNA CHIMERA”
“Se l’Azienda mantiene gli impegni assunti, stavolta si riparte per davvero”: riassume così il segretario generale della Feneal Uil Puglia, Salvatore Bevilacqua, l’accordo sottoscritto a Roma per il rilancio della Natuzzi.
Un accordo che scrive la parola “fine” su una crisi lunghissima per la cui soluzione sono stati richiesti mesi e mesi di trattative: “I lavoratori in questa vicenda hanno fatto tutto quello che potevano per salvare il salvabile – spiega il segretario Uil – scegliendo addirittura di rimetterci di tasca propria, rinunciando alle anzianità contrattuali e ai cosiddetti ‘ROL’, per consentire all’Azienda di ripartire. Adesso non ci sono più alibi ed il rilancio non è più una chimera. Naturalmente, ci aspettiamo che ciascuna delle parti in causa faccia compiutamente il suo dovere. L’auspicio è che non si debba più parlare di crisi della Natuzzi e che il futuro sia all’insegna del lavoro, dell’occupazione e della serenità per tutti”.
In sostanza, a Roma è stato sancito che 1.818, tra lavoratori e impiegati, dal prossimo 2 maggio lavoreranno col contratto di solidarietà e 500 lavoratori sostituiranno nel tempo i 1.500 attualmente in cassa integrazione a zero ore.
“L’aspetto positivo – dice Bevilacqua – è che entro ottobre riapre lo stabilimento di Ginosa, che in un primo momento doveva riaprire nel 2017. Dei 500, saranno 120 quelli impegnati proprio in questo insediamento mentre un centinaio saranno assorbiti dalle cosiddette ‘newco’. Ne rimangono 280 a cui l’Azienda presto dovrebbe essere in grado di offrire una mobilità volontaria incentivata. Naturalmente questo è un aspetto che ci sta particolarmente a cuore e che continueremo a seguire con grande attenzione: abbiamo infatti ribadito a chiare lettere che questi 280 lavoratori non possono e non devono diventare le vittime sacrificali di tutta questa vicenda”.
Segreteria Feneal Uil