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Cronaca

TASSAZIONE COMUNALE. FILIPPO DI SANTO SCRIVE AL COMMISSARIO

1 Palazzo San Domenico sede del Municipio

ufficio-tributi-code“Ill.mo Commissario,

nonostante le proteste e le lamentele abbastanza vibranti in merito ad una tassa rifiuti esageratamente alta (solo 2 anni fa era il 50% in meno di oggi), l’Amministrazione Povia non ha mosso un dito per alleggerirla, magari intervenendo sul costo del servizio, come fanno alcuni comuni virtuosi e coscienziosi. Anche per il 2014 abbiamo pagato un tributo troppo alto rispetto al servizio offerto.

Gli ex Amministratori chiedevano proposte anche alla società civile e imprenditoriale, ma quelle che ricevevano, chissà perché, non erano mai adeguate ai loro scopi. Tuttavia le ripropongo affinché lei, Dott.ssa Riflesso, in qualità di Commissario Prefettizio, possa valutarle ed eventualmente applicarle. Proposte, si badi bene, per il bene comune, non di pochi.

1 – Rinegoziare al ribasso gli appalti per i servizi resi dalla SPES SPA GIOIA;

2 – Annullare, in autotutela, il contratto a suo tempo stipulato con la Cerin per la riscossione di tutte le entrate comunali, si parla di centinaia di migliaia di euro l’anno, quando basterebbe attrezzarsi nel comune stesso, con forze interne, tecnologie e programmi adeguati, al passo con le nuove esigenze.

3 – Imporre alla città la raccolta differenziata totale affinché i rifiuti diventino una risorsa, quindi un utile da ripartire tra i cittadini virtuosi, e non un costo in continuo aumento.

Perché non provare ad invertire rotta? Ci vuole solo buona volontà.

Tra le categorie commerciali e artigianali il malumore continua a crescere. Il grido d’allarme e di sofferenza si fa sempre più alto, la pressione tributi è diventata ormai insostenibile. Il nostro settore è in ginocchio, sia per la mancanza di lavoro in cui versano molte famiglie, che per la conseguente riduzione dei consumi.

Mi domando anche. Con quale criterio sono state calcolate le tariffe per singola categoria? Per esempio. Nella categoria bar-caffè-pasticceria, la categoria più tartassata, oggi si pagano 18,80 euro per metro quadro a fronte dei 10,00 euro di 2 anni fa, quando però il lavoro era il doppio rispetto ad ora. E’ raddoppiata (lavorando meno della metà di allora) pur producendo rifiuti riciclabili (caffè nell’organico), carta e cartoni a parte, vetro nelle campane, plastica nell’apposito contenitore. E il paradosso è che anziché essere premiati siamo ancor più tartassati. Di contro i supermercati, che sono una discarica a cielo aperto, pagano solo 5,90 € al metro quadro.

Pertanto, per una questione di equità, basato sul chi più inquina più paga, invito il Commissario, unitamente alle Associazioni di categoria e le parti sociali, a rivedere subito le tariffe evitando la così chiamata guerra tra poveri.

Nella speranza che un giorno o l’altro quanto sopra da sogno possa diventare realtà, e che il mio Paese possa essere governato da gente non solo di alto profilo morale, ma anche di grande onestà intellettuale e competenza, e in attesa di una sua forte presa di posizione, la saluto cordialmente augurandole buon lavoro”.

Filippo Di Santo 

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