TRUFFE AD ANZIANI. 80ENNE CI RIMETTE 3.800 EURO
Ancora una truffa ai danni di anziani concittadini. È accaduto venerdì, 29 maggio, intorno alle 9.00, ad una 80enne residente nel Borgo le Mimose. Un distinto signore, alto, magro, con una barbetta, l’ha avvicinata mentre si recava alla fermata dell’autobus, mezzo che utilizza solitamente per venire in paese a trovare suo figlio.
“Mi ha detto – racconta la signora -, nominandolo e raccontando di conoscerlo molto bene, che lo stesso aveva avuto un incidente e che necessitavano 4000 euro per far fronte all’emergenza. Somma che avrei comunque recuperato, mi ha assicurato, con il rimborso dell’assicurazione pari a 28 mila euro. In quel momento non ho pensato ad altro, ero troppo preoccupata per la salute di mio figlio, gli ho detto che forse li avevo. Così siamo ritornati a casa insieme. Arrivati lì, ho preso quello che avevo, ma non arrivavano alla cifra che aveva chiesto, erano 3.800 euro. Lui ha detto che non c’erano problemi, che andava bene lo stesso, e glieli ho dati. Appena messo in tasca il denaro se n’è andato quasi di corsa, dicendo che si sarebbe fatto vivo. Nella fretta ha anche dimenticato il suo cellulare sul tavolo. Sempre preoccupata per la salute di mio figlio – conclude -, sono ritornata alla fermata dell’autobus per prendere la corsa successiva. Arrivata a casa di mio figlio e parlando con lui ho capito subito di essere stata raggirata”.
Al figlio, non è rimasto altro da fare che accompagnarla presso la Caserma dei Carabinieri per sporgere l’ormai abituale denuncia per truffa contro ignoti. Pochi, purtroppo, gli elementi a disposizione degli investigatori per risalire agli autori, sicuramente più di uno e lo stesso telefono potrebbe essere di scarso aiuto.
Dopo questo ulteriore episodio, preceduto, si vocifera, da un altro più o meno simile, messo a segno la sera prima, ai danni di un anziano signore, non possiamo che invitare la cittadinanza nel fare molta attenzione alle persone, soprattutto non conosciute, che frequentano la loro zona e ad avvisare i loro parenti di diffidare di chi si avvicina per chiedere soldi magari raccontando storie più o meno verosimili.