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Cronaca

CAMPO MARTUCCI CHIUSO AL PUBBLICO. “NON CI SONO SOLDI”

campo di calcio martucci

campo di calcio martucci Tempi duri per le squadre e le scuole di calcio gioiesi, a rischio di default non per minor passione verso questo sport o calo delle iscrizioni, ma per “inagibilità” della struttura portante del campionato 2015-2016: il campo Martucci.

Il suo utilizzo anche nel momento in cui fosse finalmente concessa l’agibilità, sarebbe comunque limitato e parziale, non essendo consentito l’utilizzo delle tribune.

E una partita senza tifosi è una delle realtà più tristi e deprimenti per il morale delle squadre, oltre che delle società.

Per mettere a norma il campo ed ottenere l’agognato certificato di prevenzione, è stata stimata una spesa di circa 300.000 euro, tanti, troppi per essercampo di calcio martuccie stanziati per tempo tra le spese previste dal bilancio comunale.

Le responsabilità dell’Amministrazione Povia che ha trascurato di effettuare le dovute opere di ordinaria manutenzione che avrebbero di certo aiutato a contenere gli attuali costi, sono evidenti. Sulle certificazioni scadute, invece, le responsabilità sono da ricercare altrove, essendo compiti “d’ufficio”, a meno che – in mancanza di fondi da destinare – si sia preferito non sollevare polveroni e lasciarle silenziosamente scadere, in attesa di tempi migliori.

Il dato certo è che il campionato inizierà senza che il campo sia agibile, con tutte le conseguenze e i disagi del caso.

Nessun problema in fase di rinnovo per il Palestrone, con buona pace delle squadre di volley, destinati invece 30.000 euro per la messa a norma del Palazzetto dellPalaCapursoo Sport, questo il bilancio finale condiviso con gli organi della Consulta dello Sport e le società sportive.

Di più, a detta di molti, la dottoressa Riflesso non poteva “economicamente” fare.

In attesa di non facili soluzioni, sempre se ci saranno, lasciate alle abilità tecniche dell’ingegnere comunale Lassandro e del tecnico che sta curando il rinnovo della certificazione, poniamo da profani una domanda: possibile che non ci sia stata la possibilità di accedere a finanziamenti regionali, statali o europei per almeno in parte finanziare i lavori? Si è tergiversato in attesa che “spuntassero” o ce li si è fatti sfuggire (o meglio “scadere”) sotto il naso?

Anche perché tanta inefficienza davvero appare fuori luogo… passi per i politici in altre faccende e beghe affaccendati, ma possibile che nessuno avesse a cuore il problema e soprattutto da “responsabile” del settore non si sia messo almeno a parte civile?

 

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