FAMIGLIA GIOIESE COINVOLTA NELL’ALLUVIONE DI ROSSANO
“Dopo aver sentito e visto quel che succedeva a Rossano, quando mi ha telefonato mia sorella per dirci di stare tranquilli, che stavano tutti bene, lo confesso… ho pianto di sollievo!”
Un’ora di panico, ieri – 12 agosto – per Maria A., in attesa di notizie da parte di sua sorella Anna che con il marito e la nipotina Manuela erano in campeggio da sabato scorso a Marina di Rossano, località marittima in provincia di Cosenza presa d’assalto in agosto.
“Nel vedere le immagini ho pensato al peggio, non riuscivo a mettermi in contatto con Anna e neanche con mio cognato Nino. Erano a Rossano da sabato… avevano deciso di sperimentare il campeggio per risparmiare un po’, e visto che la bambina ora è più grande, l’hanno portata con loro. Mia sorella mi ha raccontato che pioveva ininterrottamente da martedì sera, ma chi poteva immaginare che il nubifragio avrebbe scatenato un simile inferno?”
In poche ore sono caduti ben 250 millilitri di acqua, una vera e propria “bomba di acqua” che ha fatto straripare i torrenti presenti nella zona e creato veri fiumi per le strade.
La famigliola gioiese risiedeva in un campeggio nei dintorni di Lido Sant’Angelo e le forze dell’ordine l’hanno aiutata, insieme a una trentina di altri turisti tra cui diversi bambini, ad evacuare la zona.
“Mentre li portavano via, hanno visto muri divelti dalla forza dell’acqua, persone sulle terrazze, sui tetti. E’ andata anche via la luce… Ma la cosa più terribile era vedere le auto trascinate dall’acqua e dal fango, sembravano birilli. Il lungomare, tutto sommato è quello che ha subito meno danni rispetto al centro della città.”
Nel centro storico di Rossano Calabro è crollata una strada e persino un’auto della Polizia che aveva appena finito di trasportare alcuni turisti rimasti intrappolati in un hotel, è stata portata via dalle acque del torrente Citrea… appena in tempo.
“Sono stati accompagnati al PalaEventi, erano insieme ad altre centinaia di persone. I volontari della Caritas e della Protezione civile sono stati meravigliosi: hanno distribuito bottigliette di acqua, allestito una cucina da campo e cucinato un pasto caldo per tutti.”
I Vigili del fuoco sono intervenuti con le idrovore e gli scavatori per gli allagamenti e gli smottamenti, e hanno dovuto rimuovere montagne di detriti per far defluire l’acqua… C’era anche un elicottero pronto per alzarsi in volo e soccorrere chi era in difficoltà.
“C’erano auto, cassonetti, di tutto si era portata appresso l’acqua! E per fortuna non ci è scappato il morto!”
Bloccate anche strade e treni, era rimasto attivo solo un servizio di autobus ed è con questo mezzo che nella mattinata di oggi, giovedì 13 agosto, la famiglia tenterà di tornare a casa, recuperando l’auto in un secondo momento, sperando che non abbia riportato molti danni.
Le situazioni più critiche si registrano a Sant’Angelo, nella zona costiera, dove si sono verificati numerosi allagamenti di terreni, attività balneari e abitazioni, nel centro storico dove si sono verificati numerosi smottamenti, nella zona antica e sulle strade d’accesso. Non è dato sapere se ci sono altri gioiesi, anche perché sono operativi due centri di accoglienza nelle strutture sportive di Candiano e Sant’Angelo.
Sono intervenuti in soccorso di anziani, donne e bambini rimasti isolati, anche i militari della Guardia di Finanza, mentre un gruppo di scout bloccato in montagna a causa del nubifragio è stato soccorso dai volontari e dalle forze dell’ordine.
(foto meteoweb)