CUCCIOLI ABBANDONATI È S.O.S. ALTRI 6 CERCANO CASA
Altri sei cuccioli, quattro maschi e due femmine, sono stati abbandonati in una cassetta dì legno alle 11 di stamattina, 20 settembre. Alcuni cittadini li hanno trovati e hanno chiamato in soccorso una volontaria.
I cagnolini hanno pochi giorni e potrebbero non farcela a sopravvivere senza le cure materne. Al momento sono accuditi e solo se sopravviveranno sarà possibile pensare ad una adozione.
“E’ indispensabile microchippare e sterilizzare i randagi in circolazione, solo così si porrà fine a nascite indesiderate che poi si concludono con l’abbandono. I cuccioli hanno due o tre giorni, la ferita del cordone ombelicale è fresca. Domattina li porteremo dal veterinario. Le vaccinazioni, la sverminazione e i microchip sono a nostre spese… e questo non è giusto! Occorre fare prevenzione, microchippare e far sterilizzare anche i cani delle masserie, oltre a quelli selvatici reimmessi sul territorio.”
Quali attenzioni richiedono dei cuccioli così piccoli? Le stesse di un neonato…. Vanno tenuti al caldo, almeno a 38 gradi e nutriti con biberon con il bordo liscio, per evitare irritazioni al naso. Il latte di capra pare sia anche più adatto del latte in polvere. Nelle prime due settimane vanno allattati ogni tre ore ed il latte deve essere riscaldato fino a diventare tiepido. Dopo ogni poppata i cuccioli vanno stimolati al fine di fargli fare i loro bisogni. Con un fazzoletto bagnato con acqua calda bisogna strofinare delicatamente i genitali del cucciolo per simulare il comportamento della mamma.
Cure che richiedono tempo, impegno e tanto amore.
Il problema al momento più cogente è l’impossibilità di affidare i cuccioli al canile comunale, a sua volta convenzionato con i volontari dell’ADCR.
“I lavori per la messa a norma procedono con estrema lentezza e se non vengono ultimati, non si può procedere al dissequestro, di conseguenza non possiamo ospitare altri cani. Quando vengono trovati dei cuccioli, la prassi è segnalare il ritrovamento alla Polizia municipale che a sua volta prende contatto con la Asl. Dopo l’intervento del veterinario della Asl, il Comune deve dare indicazioni sul da farsi e tramite il verbale di pubblica autorità dire dove vanno portati i cuccioli, in quanto il sindaco – nel caso di Gioia il Commissario – per la legge è il responsabile.”
L’ufficio comunale che si occupa del randagismo segue solo dal punto di vista amministrativo l’iter, cura le convenzioni con i volontari e tutto quello che concerne i contributi erogati.
Urge, quindi, vigilare affinché la ditta vincitrice dell’appalto che da mesi sta lavorando per la messa a norma del canile, rispetti i tempi di consegna, in modo da riaprire la struttura e dare un tetto ai randagi
“La situazione è paradossale… alla fine tutto ricade su noi volontari, che dobbiamo preoccuparci anche di trovare risorse per i primi interventi, nonostante il servizio veterinario della Asl dovrebbe essere disponibile 24 ore su 24 … è il classico cane che si morde la coda, per restare in tema… Non se ne viene a capo con questo continuo rimpallo di responsabilità!”
E nell’attesa sei piccolissimi cuccioli rischiano di non vedere l’alba…!