IL PD ABBRACCIA LA DESTRA E IL SUO CANDIDATO ANTONICELLI
“Un gruppo di iscritti al Circolo del Pd di Gioia del Colle, con il presente documento politico, propongono alla riflessione della Assemblea Generale, le seguenti considerazioni.
Il Pd di Gioia vive da anni uno stato di crisi permanente dovuta alla perdita di autonomia e di iniziativa politica verso la città e verso l’Amministrazione comunale.
Ciò ha prodotto da una parte un allentamento dei rapporti con la comunità locale e dall’altra una acritica subalternità al sistema di potere e di governo della città che si è conclusa drammaticamente con gli arresti del 5 febbraio 2015.
La successiva gestione commissariale, non è stata in grado di risolvere le problematiche interne al Circolo, perché vi è stata e tuttora vi è, da parte dei protagonisti di quella negativa stagione politica, il rifiuto di leggere responsabilmente la realtà e di creare le premesse per il suo superamento.
Questa differente lettura dei fatti accaduti, è alla base delle difficoltà e delle tensioni che si sono accumulate nel corso di questi mesi, dei contrasti interni che hanno portato alla scandalosa eliminazione della prima proposta di candidatura a sindaco e alle dimissioni del segretario.
Il partito è stato isolato, abbandonato dai suoi iniziali e contraddittori alleati ed è rimasto ingovernato ed ingovernabile al punto da fa emergere suggestioni pericolose, come quella di non presentare la lista, di non presentarsi col simbolo e di allearsi con la coalizione di destra del dott. Antonicelli, che contiene tutti o quasi i protagonisti negativi della passata esperienza amministrativa.
Dopo aver preso atto che la volontà maggioritaria del coordinamento di circolo era quella di correre da soli, per reagire all’inerzia e alla stagnazione, un gruppo di iscritti si è fatto carico di ricercare le condizioni per proporre una candidatura e una lista all’insegna della discontinuità col passato, che potesse trovare ampie convergenze politiche interne.
Evidentemente, questa iniziativa, è servita a rimotivare una parte del circolo che ha deciso di presentare una candidatura e una lista, tutta all’insegna della rivalutazione del passato e dei suoi protagonisti, che però rischia di causare al Partito gravi danni di immagine e di consenso.
Di fronte a questo dato di fatto, fermo restando il loro impegno nel partito e nella città, denunciano il venir meno di tutti gli impegni congressuali volti al rinnovamento e al rilancio del partito, e, nel confermare il loro totale dissenso con la decisione da parte degli ex amministratori di ricandidarsi per l’ennesima volta, dichiarano la loro totale indisponibilità a collaborare con un progetto che, negando le dure lezioni della storia, potrà trasformarsi in una ulteriore lacerazione tra il Partito, i suoi militanti e l’intera città”.
Un gruppo di iscritti