COMMOVENTE CERIMONIA IN RICORDO DELLE VITTIME ATR72
Alle 18 di domenica, 7 agosto, nonostante il cielo minacciasse pioggia, la cerimonia di commemorazione in ricordo di Francesco Scarnera, Antonella Capurso e Maria Grazia Berenato – giovani gioiesi che il 6 agosto di undici anni fa persero la vita nel disastro di Capogallo vicino Palermo – si è svolta regolarmente, con la deposizione di una corona di alloro.
Il parroco della Chiesa di Santa Lucia – don Giuseppe Di Corrado – ha ricordato con emozione i tre ragazzi e rivolto parole di conforto e cordoglio alle famiglie. Ha presenziato alla cerimonia il sindaco Donato Lucilla, il quale ha affermato di essere particolarmente commosso nel commemorare le giovani vittime gioiesi, che per altro erano suoi coetanei.
“Ci si conosceva, avevamo la stessa cerchia di amicizie e sicuramente laddove la giustizia non riesce ancora a portare in Italia i colpevoli, noi saremo accanto ai parenti per dare maggior forza alla richiesta di estradizione!”
Donato Lucilla sabato ha partecipato, nonostante la pioggia torrenziale, anche alla cerimonia tenutasi sabato a Bari nell’auditorium della Chiesa di S. Sabino dopo la celebrazione della Santa Messa. Insieme a lui erano presenti il sindaco di Bitonto, i rappresentanti della regione e del Comune di Bari e di Modugno e Pasquale Padovano, unico superstite della sciagura aerea di Milano con 118 vittime, la vedova dello steward di bordo dell’ATR72 e l’avvocato Ascanio Amenduni, rappresentante legale dell’Associazione.
Nel suo intervento Franco Scarnera padre di Francesco Scarnera vittima dell’ammaraggio dell’ATR72, ha confessato il suo disappunto: “Ringraziamo come sempre la città e le istituzioni per la vicinanza, ma stasera, mentre parlo noterete in me un tono di rassegnazione, perché vedere il Governo italiano ancora una volta debole nei confronti del Governo tunisino, fa perdere ogni speranza di vedere mai i colpevoli della tragedia aerea scontare il debito con la giustizia.
Arrestare il Presidente della Tuninter in un Paese europeo e lasciarselo sfuggire per la lentezza dell’iter italiano, lascia senza parole. Con l’Associazione Capogallo in questi anni abbiamo lavorato affinché i viaggi dei vostri figli siano sempre più sicuri e continueremo a farlo.”
E non vi è viaggio che da quel giorno venga effettuato, che ogni genitore gioiese non tremi al ricordo, sperando che mai più accadano simili tragedie.
Il papà di Maria Grazia Berenato non potrà più presenziare alle cerimonie e manifestare la sua indignazione… Non è riuscito ad andar via sereno, dopo aver visto assicurare alla giustizia chi ha causato tanto dolore. Ora è in cielo accanto alla sua Maria Grazia, finalmente in pace!