Gioia del Colle. Palazzina a rischio crollo. Cresce la paura-foto
Esattamente due anni fa, il 26 agosto del 2016, denunciammo i rischi corsi dalle famiglie residenti nella palazzina di proprietà dell’Arca, ex Iacp in via Cirillo – circa 50 persone, di cui 10 bambini e numerosi anziani -, a seguito delle pessime condizioni in cui versa il piano interrato dello stabile, in particolare i pilastri in cemento armato che lo sostengono.[PALAZZINA A RISCHIO CROLLO. 50 PERSONE IN PERICOLO-foto/video]
In questi due anni la situazione è peggiorata anche a causa delle piogge estive torrenziali e delle infiltrazioni di acqua attraverso il manto stradale dissestato ed i residenti, sentendo scricchiolii sospetti e strani rumori metallici, specie di notte, temendo il cedimento dei supporti installati come rinforzo – ben 760 – che puntellano il solaio, nel pomeriggio hanno chiamato i Vigili del Fuoco, i Vigili Urbani ed i tecnici dell’Ufficio Tecnico Comunale per un sopralluogo ed una verifica statica, rifiutandosi di rientrare senza rassicurazioni sulla stabilità della palazzina che per altro sorge in una zona un tempo adibita ad orto, con falde sotterranee e cavità che spesso causano in zona cedimenti dell’asfalto.
Presenti anche il geometra Giuseppe Lenin Masi, tecnico individuato dai residenti per tutelare i loro interessi, e l’Amministratore del condominio.
I Vigili del Fuoco del Distaccamento di Putignano guidati dal Capo Polignano, dopo le verifiche del caso hanno filmato lo stato dei luoghi e stilato un verbale, e nella mattinata di domani presso il Comando Provinciale di Bari, sarà redatta una relazione finale.
I residenti lamentano di non aver avuto più notizie dall’ultima verifica, né di aver ricevuto verbali. Ricordiamo che il 24 maggio del 2016, dopo un sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Bari, si notificava agli enti preposti (UTC – Vigili Urbani e Comune) di “ottemperare immediatamente, onde garantire la pubblica e privata incolumità e di fare eseguire, entro 30 giorni, delle prove di resistenza del calcestruzzo ai pilastri del piano interrato dello stabile, mediante l’uso dello sclerometro”.
Quel giorno venne anche emanata una ordinanza a firma del Direttore Area UTC, la n. 42, in cui si ordinava all’ARCA, “di provvedere alla ricognizione dei lavori a farsi nello scantinato e/o intercapedine […], entro 30 giorni dalla data di notifica […]. Di effettuare una puntuale verifica delle condizioni statiche dell’intero fabbricato […] e di depositare presso l’Area Tecnica, entro 30 gg., l’idonea certificazione di insussistenza di pericolo”. Oltre alle prove di resistenza del calcestruzzo dei pilastri e delle travi in cemento armato del piano interrato mediante l’uso di sclerometro. Una ordinanza in cui si avvertiva che non ottemperando nei termini indicati, si sarebbe proceduto ad inviare una denuncia penale alla autorità giudiziaria. Di tutto questo ad oggi nulla ha il Comune e nulla hanno i Vigili del Fuoco. Dopo il puntellamento, in questi due
anni gli unici interventi fatti, a detta delle famiglie residenti, hanno riguardato dei lavori di manutenzione esterna.
In sintesi, non è stata attivata la denuncia penale nei confronti dello IACP, né si conosce l’esito delle prove statiche, ammesso che siano state effettuate. Come si evince dalle foto, si nota chiaramente che il cemento presente nel seminterrato, oltre ad essere molto chiaro, stando ad alcune indiscrezioni trapelate, si sgretola facilmente in corrispondenza dei ferri, anche con le mani.
Per saperne di più sulla sicurezza statica dell’edificio, ai residenti non resta che aspettare con trepidazione e speranza la giornata di domani.