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“ORIGAMI” progetto ambientale della Gioiella alla Confindustria

gioiella caseificio

Antonello_TarziaIl 20 settembre a Bari presso la Confindustria si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto “ORIGAMI” per la realizzazione di una bioraffineria integrata per la produzione dalle microalghe di biocombustibili e prodotti chimici ad alto valore aggiunto, una soluzione innovativa per la gestione sostenibile delle acque reflue che derivano dalla lavorazione del latte.

Il progetto è stato ideato dal Caseificio “Capurso Azienda Casearia” (brand “GIOIELLA”) in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, la Sapienza Università di Roma, l’Università degli Studi di Verona, l’Università degli Studi di Bologna e la LUM “Jean Monnet”.

Hanno relazionato nella sede in via Amendola 172/3 alle ore 10 l’Ing. Giuseppe Dalena, presidente della Sezione di Energia Ambientale e Utilities Confindustria Bari BAT, il dott. Antonio Notarnicola, della Azienda Capurso e il professor Antonello Tarzia della LUM “Iean Monnet”. Ha presentato il progetto la professoressa M. Benedetta Mattei dell’Università degli studi dell’Aquila.

Le acque reflue che derivano dalla lavorazione del latte a causa della loro composizione e del contenuto di materia organica devono essere trattate prima di essere scaricate nei corpi idrici. Sono disponibili diverse tecnologie per il trattamento delle acque reflue prodotte dalla lavorazione del latte. Attualmente, il Caseificio “Capurso Azienda Casearia” per il trattamento di tutte le acque reflue prodotte ha adottato un articolato sistema di filtrazione a membrana che permette di raggiungere i livelli di qualità richiprogetto origami e gioiellaesti per lo scarico. Tuttavia l’obiettivo che l’azienda si prefigge è quello di utilizzare le acque reflue trattate per il loro recupero e per la produzione di energia. In tale prospettiva il Caseificio Capurso, in partnership con le università su citate ha avviato un importante progetto di ricerca industriale, denominato “ORIGAMI”, finalizzato alla progettazione e realizzazione di una “biORaffineria InteGratA per la produzione di biodiesel da MIcroalghe”, che è stato finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Mediante l’impiego di tecniche avanzate di genetica e biologia molecolare saranno sviluppati ceppi algali in grado di ottenere la massima valorizzazione dei reflui caseari, sia recuperando sostanze ad elevato valore prontamente commerciabili, che alimentando la fase di crescita algale in termini di nutrienti (prevalentemente lattosio) e persino del mezzo acquoso. L’approccio di valorizzazione dei reflui lattiero caseari rispetterà sempre la scala di priorità “food/liquid fuel/energy” tipica di un sistema di valorizzazione basato su principi etici ed al tempo stesso economicamente vantaggiosi. Obiettivo non meno importante il riuso delle correnti acquose provenienti dai reflui caseari, dopo previo opportuno controllo e trattamento, nella fase di crescita algale, evitando di fatto persino il consumo di acqua per scopi diversi dal food-feed. Tale progetto innovativo costituirà un passo significativo per raggiungere in tempi brevi l’obiettivo di ottenere una produzione di massa di biocombustibili da fonti rinnovabili.

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