Degrado e pericolosità sottopassi. Ma nessuno interviene/foto
Quando pubblichiamo denunce relative al degrado in cui versano alcuni quartieri, atti di vandalismo, rifiuti lasciati per strada e quant’altro, l’intento è quello di sensibilizzare coloro che leggono, vedono e spesso tacciono per quieto vivere e coloro che sono “attori protagonisti” degli scempi denunciati, affinché comprendano che le loro “imprese” possono essere perseguibili, ma anche e soprattutto le istituzioni che hanno il dovere di intervenire e prendere i dovuti provvedimenti – prevenzione, controllo, sanzioni e ripristino dei luoghi – affinché la città possa tornare sicura e vivibile.
Ancora una volta è un nostro lettore – Antonio C. – che ringraziamo per l’impegno nel segnalare luoghi che ospitano il degrado e testimoniare senso civico, ad indicarci attraverso le foto quello che in tanti non vedono o fanno finta di non vedere.
In particolare l’attenzione è focalizzata sui sottopassi che collegano Gioia ai quartieri “tagliati” fuori dalla città dalla scelta politica di chiudere i passaggi a livello (POVIA CON LA SUA FIRMA SIGILLA PASSAGGIO A LIVELLO), a seguito di una transazione milionaria con le ferrovie dello Stato di cui ancora oggi, dopo sei anni, non riusciamo a vedere i benefici. Come e dove siano stati spesi, quali ricadute “positive” abbiano avuto sulla città per i più resta un mistero.
Se qualcuno da questa operazione ha tratto benefici, come accaduto in altre circostanze che Vito Vinci con coraggio e competenza denunciò nel 2013 (“LA PIU’ GRANDE SPECULAZIONE EDILIZIA MAI TENTATA”), sarà la storia a raccontarlo.
Quel che è certo, è che un adolescente che per raggiungere casa debba attraversare sottopassi ridotti in questo stato, con telecamere divelte e la possibilità di far brutti incontri, non fa star tranquillo nessuno, in particolare le famiglie che hanno scelto di vivere “oltre il muro”.
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