Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Politica

LA GIUNTA LONGO SEMPRE SUI CARBONI ARDENTI

consiglio-comunale-pp

municipioSe dobbiamo dar credito al fuoco di fila amico, che inizia ad emergere sulla stampa vicina al palazzo, c’è da dire che non è assolutamente un buon momento per la giunta della nostra città. A darci questa certezza sono i continui mal di pancia esistenti nella coalizione di governo, dove c’è chi, ad esempio il consigliere comunale di Alleanza per Gioia, Leonardo Dongiovanni, dichiara pubblicamente che in seno al Comune: “Non si è risolto niente”. E se lo dice lui, che in alcuni momenti ha sorretto a dovere l’attuale governo della città, vuol dire che per il sindaco e la sua giunta i problemi non mancano.

sante-celibertiSu tutti il bilancio, la ridondante azione dell’opposizione, e l’innegabile stallo in cui si è cacciato il primo cittadino ed esecutivo stanno facendo elevare la temperatura in casa della maggioranza. Più che temperatura, quella che si registra è un’autentica turbolenza, dove stando ai distingui degli stessi uomini del centro destra, il “ciclone” ha un nome e cognome: Sante Celiberti.

Assessore sfiduciato dalle opposizioni e mal digerito all’interno della sua coalizione, altrimenti non si spiegherebbe l’astensione in consiglio comunale dell’avvocato Leonardo Dongiovanni, che senza usare giri di parole, dichiarava ad un periodico locale che se qualcuno ti chiede di essere difeso, quel qualcuno deve innanzitutto condividere il suo impegno con chi è chiamato a sostenerlo: “In realtà – obbiettava Leonardo consiglio-comunale-03-giugnDongiovanni, al periodico locale – io non so nulla di quanto fatto dall’assessore ai lavori pubblici e nonostante questo mi viene chiesto di fronteggiare una mozione di fiducia che in alcuni punti coglie nel segno”.

In pratica, quello che scaglia l’avvocato gioiese, contro la sua stessa maggioranza, è un vero e proprio macigno, che non giustifica l’assordante silenzio che arriva dal palazzo. Silenzio di circostanza, alimentato dai pochi argomenti in possesso del primo cittadino, da frapporre tra gli attacchi di Dongiovanni e la sua giunta.

bilancio_del_comuneGià, una giunta rivisitata e corretta, ma che ancora oggi è quella varata nel 2008, nonostante la ventilata inversione ipotizzata dal sindaco che al momento non è stata supportata dal decreto di nomina.

Intanto il bilancio incombe, i mal di pancia aumentano, e i cittadini gioiesi iniziano a pagare le conseguenze della sciagurata gestione della premiata ditta Longo & C.. Infatti, mentre i residenti dell’ormai abbandonata 167 iniziano a rumoreggiare per il “taccheggio” messo in atto dal comune a proposito del diritto di superficie, argomento per il quale l’opposizione ha chiesto una convocazione urgente del Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno il “Riesame Delibera di Consiglio Comunale n. 82 del 13.12.2010 zona_167_foto_aereaavente per oggetto la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà”, i genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia e primaria sono in rivolta per l’aumento sconsiderato del ticket mensa scolastica.

Per gli amministratori un rincaro inevitabile e non dipendente dalla loro volontà. Ma con la mensa probabilmente aumenterà anche il trasporto scolastico, asilo nido (croce e delizia, su cui si addensano nubi di privatizzazione) e non ci stupiremmo se all’”obolo” fra qualche tempo saranno chiamate anche le associazioni sportive che utilizzano i vari impianti comunali.

Intanto, il valzer delle deleghe assessorili, almeno fino a questo momento, è rimasto nelle intenzioni del sindaco, mentre supiero_longo un binario morto sono finite, dicono dall’opposizione, problematiche quali: “Piano traffico, riqualificazione fascio ferroviario, Piano di Recupero Urbano, PUG, problemi legati alla Cultura, sana politica di Bilancio (in queste ultime settimane abbiamo scoperto che il piatto piange, ndr) e di trasparenza. Oltre a problemi legati al lavoro e all’occupazione nella zona industriale (dove è scoppiata la mina legata all’esproprio dei suoli che condanna il Comune ad un risarcimento di circa 1.200.000,00 euro, pronto a spalmarlo sulle aziende della zona) e alle questioni ambientali. In pratica, quanto basta per tenere costantemente  il “fachiro” di palazzo e la sua giunta sui carboni ardenti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *