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Politica

RASSEGNARE LE DIMISSIONI PER INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA

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Sono passati tre anni dall’ascesa del centro-destra al comune di Gioia, ma di farina del proprio sacco, nel poco e male che s’è fatto in questo ultimo triennio, non se ne vede. L’unica è stata quella utilizzata per i pupi fritti, che in questi ultimi anni sono stati terribilmente rivalutati (alla faccia del mal di fegato e del colesterolo). Intanto quello che affligge la nostra città è sotto gli occhi di tutti.

Le cose sono due: o le problematiche cittadine sono così gravi, che nonostante le genialità locali non è proprio possibile risolverle in

poco tempo, o bisogna prendere atto tristemente, ma realisticamente, che ai posti di comando della città e del territorio non piero_longo_pensierosoci sono le necessarie intelligenze politiche e tecniche capaci di elaborare le giuste strategie. Anzi da quello che emerge, è che l’attuale maggioranza non è in grado di amministrare.

La prova evidente arriva dal mancato utilizzo, nel modo più corretto possibile, dei tanti finanziamenti che sono caduti a pioggia sul nostro comune. Eppure tre anni fa avevano promesso ai gioiesi che avrebbero rigirato la città come un calzino. Nulla di tutto questo. L’unica operazione che si sta portando avanti è quella di prosciugare la cassa del comune, pensando di rimpinguarla con nuove tasse e balzelli vari.

La dimostrazione, infatti, arriva dalle turbolenze registrate in queste ultime settimane, che per ben cinque volte hanno costretto Piero Longo & C. a fare dietrofront. Chissà cosa accadrà oggi.

municipioFosse vero quello che il primo cittadino dichiara a destra e manca, ci si aspetta le sue dimissioni.

Anche perché questo scenario mette in risalto una chiara valutazione politica: la presa d’atto della evidente incapacità e inadeguatezza della coalizione di centro destra ad amministrare questa città.

Eppure i politici in carica sono persone tutt’altro che poco istruite, molti sono anche professionisti affermati e stimati, ma, forse, conoscono bene tematiche diverse da quelle che stanno affrontando nel guidare la nostra città.

Ecco perché ci si aspetta da loro un gesto altruistico e responsabile: quello di rassegnare le proprie dimissioni.

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