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LICEALI IN TEATRO PER “UN PONTE PER LE FILIPPINE” -foto-

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licei-e-solidariet1“Essere o apparire?” Nella risposta l’essenza della personalità che può dettare un così diverso stile di vita da stravolgere società e costumi.

Su questo amletico dilemma gli studenti dei licei classico “P. V. Marone” e scientifico “R. Canudo” hanno ideato il 7 giugno uno spettacolo di solidarietà a sostegno dell’azione umanitaria “Un ponte per le Filippine” attivato dall’Azione Mondo Unito Onlus.

“Protagonisti” gli studenti partecipanti al progetto “I giovani e l’arte”, impegnati  in musica, danza e recitazione.

Stili diversi, così come diverso è l’approccio con il numlicei-e-solidariet2erosissimo pubblico.

Negli anni precedenti la cifra stilistica era affidata a “Francesco Maria Antonicelli & Company”, con video choc su guerra e violenza e monologhi serrati, di grande impatto visivo ed  emozionale.

In questa annualità le nuove “leve” hanno esordito con consumata disinvoltura per promuovere Un ponte per le Filippine”. Ad inizio manifestazione il dottor Carlo Conversa ha sintetizzato le finalità dell’iniziativa – ovvero la raccolta di fondi e farmaci per le Filippine – e accennato a quanto può esser fatto con donazioni anche minime, dal microcredito alla costruzione di case in mattoni, dal sostegno scolastico all’adozione a distanza.

“Nelle Filippine – afferma Conversa – con un euro al giorno si vive dignitosamente, costruire una casa in mattoni costlicei-e-solidariet3a circa novemila euro… costano davvero tanto i medicinali, la situazione sanitaria è disastrosa!”

Si è quindi passati alla globalart di Rosa Didonna, che ha presentato “Eros Agape Philia: Arte – La mia seconda pelle”. Una  rappresentazione surreale che vede protagonista la stessa Didonna, “sacerdotessa e martire”, transfert dell’Arte in divenire, con musiche altrettanto surreali e metafisiche create da Ivan Piepoli e due danzatrici cui è affidata la narrazione gestuale del vissuto. Ben si coniugano in un contesto liceale i riferimenti all’Eros “gioia del primo incontro, ebbrezza della conquista, linguaggio degli sguardi…”, alla Philia, scambio di esperienze, di vissuti empaticamente intrecciati in dialogo, all’Agape, donazione di sé ed infine all’Amore incondizionato attraverso cui “l’arte licei-e-solidariet4diventa seconda pelle, essenza vitale, che consente di nascere, come nuova creatura, ad una esistenza rinnovata.”

Riflessioni profonde su “apparenza e realtà”, hanno preceduto “Triplice essenza”, danza  attraverso cui Fiorella Gaia De Benedictis, Letizia Temerario e Chiara Cardetta hanno espresso la costante dicotomia tra l’essere e l’apparire, sia pur adottando un linguaggio “corporeo cinestesico” non sempre sincronico.

Assolutamente eccezionale Miriam Romano, la sua voce davvero molto intonata e la sicurezza dimostrata sul palcoscenico nel cantare “Because the night” di Patti Smith, lasciano davvero ben sperare sul suo futuro artistico, ancor prima che scolastico.

licei-e-solidariet5Eleonora Fico al violoncello ed Elisabetta Delle Donne al pianoforte hanno deliziato con musica classica di alto livello. Emozionata ed emozionante Ilaria Fico, decisamente più sicura ed appassionata nell’esecuzione pianistica del brano di Allevi, rispetto allo scorso anno.

Un plauso ai due registi, Giuliano Pugliese e Vincenzo Grandieri, ottime le loro performances teatrali. Giuliano in “Morte della realtà” ha portato in scena una “metastoria” recitata da Antonella Milano, Nicoletta Petrera, Debora Leo, Monica Troilo, Angela De Palma, Mariangela Colacicco e Gianfranco Maselli, mentre Vincenzo nel “Gioco delle apparenze” ha fatto salire sul palco Isabella Milano, Vito Melchiorre, Eugenia Antonicelli, Antonino Greco, Jacopo Antonicelli, Patrik Malai, Anna Curione e Claudia Lorusso (titolari), Alessandra Mallardi, Angelica Milano e Annalisa Natalicchio (per quest’anno comparse, il prlicei-e-solidariet6ossimo si vedrà!).

Ad intervallare con simpaticissime “video-sigle” interpretate – loro malgrado – da docenti e dirigente dei due licei, altrettanti esilaranti filmati a firma di Pierluca Cetera.

Da “Oscar” quello che ha visto protagonista il mitico Filippo, postura, andatura e flemma alla Hitchcock, alle prese con studenti “alieni”.

Infine le star della Dark – Side Canudo, i “Pow – Ehh”, musica rock all’ennesimo decibel e sax da “jazz rave” con Edoardo Delmonte, Costantino Temerario e Dario Destaso.

Ottima anche la prestazione del presentatore Nicola Gagliardi, in alcune licei-e-solidariet7occasioni coinvolto (e sconvolto) dai “disturbatori” in minigonna, in altre “recitante” suo malgrado, che non si è “inceppato” né ha saltato nessuno dei numerosi sponsor “sgranati”con disinvoltura nel finale.

In visibilio il dirigente Rocco Fazio, che si è divertito tantissimo e nel finale ha salutato con sincera gratitudine il professor Antonio Scarale (organizzatore dell’evento e “ponte” tra l’’istituto e Uomo Mondo for Unity), Pierluca Cetera (nella produzione e regia di filmati “artistici” ormai imbattibile e pronto ad affrontare competizioni e sfide in contesti più ampi) e Francesco Maria Antonicelli, storico mattatore delle precedenti edizioni e “padrino” dei momenti recitativi portati in scena.

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