UNA RICHIESTA DI CONSIGLIO COMUNALE INDECIFRABILE
Anche il consiglio comunale indetto dal presidente Filippo Tisci per venerdì 24 giugno passerà alla storia, non per i verbali della seduta precedente non approvati (a proposito, che fine ha fatto questa voce che da allora non compare più nelle proposte inserite nelle convocazioni?), quanto per l’indecifrabilità dei suoi contenuti.
A prima vista sembrerebbe trattarsi di un consiglio con cui si vuol anticipare la discussione (in aggiornamento) dei punti contenuti in quello programmato per il 5 luglio 2011, ma di cui non si conoscono (non sono mai stati formalmente pubblicizzati) i reali contenuti o gli argomenti in discussione.
Ci si chiede e chiediamo, a che pro indire un consiglio comunale per anticiparne un altro già previsto e quindi in programma, senza però precisare su quali argomenti si andrà a determinarsi? Cosa è accaduto di così eclatante ed urgente da decidere di indirne un altro? In questo caso, non sarebbe stato più semplice riunire i capigruppo consiliari per decidere eventualmente di spostare la data del consiglio del 5 luglio anziché organizzarne un altro? Che senso ha tutto ciò che, a memoria, non si è mai verificato, almeno non nell’ultimo ventennio?
Ma soprattutto, ha motivo di essere, e quanto costerà alla collettività un nuovo “scherzo” di questo genere?
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Il Presidente del Consiglio, Tisci Filippo Gianfranco, sentita la richiesta del Sindaco; Sentita la Conferenza dei capigruppo; Visto il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale; Visto lo Statuto Comunale;
convoca il Consiglio Comunale di Gioia del Colle in seduta urgente ed in 1^ Convocazione per il giorno 24.06.2011 alle ore 16,00, nella Sala Consiliare di Palazzo San Domenico, per la trattazione dei seguenti argomenti:
1. Richiesta
Anticipazione consiglio comunale in aggiornamento di quello del 05/07/2011. Determinazioni.