GIANLUIGI NUZZI PRESENTA AL CLASSICO “VATICANO S.P.A.“
Gianluigi Nuzzi, inviato di “Panorama” e giornalista de “Il Giornale” presenterà giovedì 28 gennaio nell’Aula Magna del Liceo Classico P.V. Marone “Vaticano S.p.A.”, edito “Chiarelettere”, un dossier lucido e spietato sui finanziamenti dello Ior, istituto bancario vaticano off shore, non soggetto quindi a inchieste giudiziarie in quanto “non italiano”.
Un evento particolarmente atteso, organizzato dal laboratorio di legalità e libera informazione “un’altra societ@” avviato dal Centro Studi Erasmo, Scuola di Formazione Socio Politica di Gioia del Colle in collaborazione con l’Associazione Cercasi un Fine – periodico di cultura e politica.
Una storia che nasce dal 1971, dalle vicende di cui fu protagonista il segretario dello Ior Marcinkus, coinvolto nello scandalo del crac dell’Ambrosiano di Roberto Calvi insieme a personaggi come Michele Sindona e Licio Gelli, oltre che sospettato di essere responsabile della morte improvvisa di Giovanni Paolo I.
Una narrazione che si snoda per 18 anni, inseguendo sostegni economici occulti, riciclaggio e tangenti (una per tutte la Enimont) attraverso una rete finanziaria internazionale.
Lo Ior è, di fatto, una banca estera impenetrabile, in questo luogo non sono autorizzate le intercettazioni, né le perquisizioni, né è soggetto a filtri antiriciclaggio interbancari e internazionali tanto meno il personale può essere interrogato. Un vero paradiso fiscale del quale in tanti imprenditori, politici e gente di potere, si sono serviti.
Il libro – dichiara Gianluigi Nuzzi – nasce da un colpo di fortuna. Per la prima volta nella storia della Santa Sede e nella storia recente, un archivio sterminato di documenti contabili diventa pubblico grazie a Vaticano S.p.A., il quale racchiude l’archivio personale di monsignor Renato Dardozzi, consulente e collaboratore dei segretari di stato Casaroli e Angelo Sodano. Dardozzi ha deciso di render pubblico alla sua morte questo delicato patrimonio di informazioni e dal 2008 ci ho lavorato su. Ci sono storie di conti occulti, di tangenti, di soldi che passano dai forzieri del Vaticano di cui fino ad oggi non si è mai saputo nulla. C’erano dei conti intestati a fondazioni benefiche sui quali sono circolati circa trecento milioni di euro. Uno di questi conti era intestato a Omissis, nome di copertura del Presidente Andreotti. Altri, dell’importo di sessanta milioni di euro, erano intestati ad ancelle della Divina provvidenza, suore che dovevano costruire istituti per i malati di mente…”.