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DONATO LEO, NOSTALGICO E “LIBERO” POETA GIOIESE

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donato leoDonato Leo, maresciallo dei Carabinieri in pensione gioiese residente a Rocca di Capri Leone, in provincia di Messina – nonché assiduo lettore di Gioia Net -, ha scelto di affidare i suoi “Ricordi di gioventù” e “Pensieri ed espressioni dell’animo” al più suggestivo dei linguaggi: la Poesia.

Nei suoi versi pulsano le emozioni del viver quotidiano, rese più vivide da vissuti di gioia, dolore o semplice bellezza.

Le parole catturano l’effimero, lo imprigionano nel tempo e nello spazio per conservarne intatto il profumo, il tepore, i colori, la melodia… pronto a rivivere in altre dimensioni della vita, in altri luoghi, in altri contesti condivisi dell’universo poetico.

donato leo libro3“Pensieri ed espressioni dell’animo” silloge edita Armenio nel gennaio di quest’anno, beccheggia tra temi distanti eppur “assonanti”.

Versi liberi e rime casuali danzano in liriche ermetiche con leggiadria, senza alcuna costrizione metrica – svincolati da schemi anche occasionali, in anarchico divenire.

Versi che metaforicamente rimandano a quei “fiocchi di neve”, che “scendono lentamente […] si posano/ sul palmo della […] mano/ … e si sciolgono” all’involontario tepore di una letale, calorosa accoglienza. Un brivido increspa tanto algido splendore, poi lacrime smarrite nel nulla.

In altre riflessioni poetiche Donato Leo dà voce alla natura ed il messaggio assume un tono “civico” che esorta al rispetto del mondo che ospita una ingrata umanità.

donato leo libro nostalgia2Bucolici orizzonti vengono esplorati in “Primavera”, stagione di analogie tra allegri voli di rondini e vivacità dei bimbi, tra il profumo dei fiori e il rigoglioso risveglio della natura.

Quindi ricorda il primo giorno di scuola, in tempi in cui l’indigenza rendeva ancor più prezioso il valore dell’istruzione e conferma il suo infinito amore verso la sua terra, quel Meridione di cui non resterebbe che “un continuo tormento” se si sottraesse “la dignità della gente umile/ la sofferenza,/ il tramonto roseo”.

In “Quando” il poeta si racconta con semplicità, ripercorrendo attraverso semplici, quotidiane azioni, un’intera vita, vissuta come dono di sé.

donato leo libro2Alla cronaca da reportage della memoria de “L’incidente”, alla staticità di note paesaggistiche, si alternano le descrizioni di un più intimo sentire, riservate all’amore – unico antidoto e lenimento nei confronti della sofferenza che “risuona tra gli acri odori”, e della morte che si annuncia con “l’avanzare deciso/ dei suoi passi”, quando “la nostalgia/ porta il mio pensiero/ in cerca di te/ […] sento la tua mano sicura/ che stringe forte la mia…/ ti sento/ so che ci sei.”

Emozioni intense di cui si percepisce l’appassionata urgenza, gelosamente “imbrigliate” nelle maglie del riserbo di una intimità intuita e mai svelata, per questo ancor più preziosa.

Alle “insidie” dei sentimenti inespressi si oppone l’eterno, cosmico incanto di eclissi e costellazioni.

donato leo libro ricordiA volte oscuri il sole/ fonte di luce e di calore,/ seppur per pochi attimi”, recita il poeta nelle sue odi alla luna e a quella stella che “si specchia nel mare” mentre la sua luce ”illumina […] volti/ pieni di felicità.”

Ed ancora emozioni si rincorrono e scorrono senza timore di violare gli argini in “Ombra”, un alter ego cui il poeta affida l’evanescente solitudine che al tramonto si eclissa.

Mi segue e tace,/ mi tiene compagnia./ Chissà cosa vorrà./ Tendo la mano per salutarla/ mi ignora, sarà contenta/ della sua solitudine.

Ed è proprio per esorcizzare il demone dell’oblio, della solitudine, della fragile caducità dell’esistenza umana che il poeta tesse incantesimi di versi, recita mantra e si “connette” con l’eternità.

 

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