IL PALAZZO MUNICIPALE DELLA CITTÁ CADE A PEZZI-foto
Ancora pezzi di fabbricati in caduta libera, questa volta non si tratta di pezzi di balconi o cornicioni che si sono staccati da civili abitazioni ma nientemeno che dal Palazzo Municipale. E la cosa più strana è che ciò si sia verificato nonostante lo stesso continui ad essere oggetto di costose manutenzioni straordinarie.
E’ di ieri la notizia che sia letteralmente crollato un “sostanzioso” pezzo di cornicione posizionato sul tetto della struttura ad angolo tra via Manin e via Rossini staccatosi per cause non ancora precisate, forse, si dice, a causa della neve di questi giorni e del gelo che ha fatto “dilatare” il tufo al punto da farlo “scoppiare” e precipitare al suolo.
Una caduta che fortunatamente non ha causato danni alle persone, né alle cose, in quel momento era in atto una bufera di vento e nevischio e quindi il consueto movimento solitamente presente in zona era piuttosto ridotto. La zona è stata prontamente transennata dagli operai dell’Ufficio Tecnico che sicuramente starà lavorando per evitare che questa circostanza possa ripetersi.
Una eventualità non remota a giudicare dalla massiccia presenza di umidità che interessa non solo il punto da cui c’è stato il distacco, ma gran parte del terrazzo. Segno che le manutenzioni effettuate fino ad oggi non sono servite a granché e che necessitano ulteriori e urgenti interventi di ripristino.
Manutenzioni di cui necessita la maggior parte delle strade gioiesi ormai divenute quasi impraticabili per le continue buche e lo sfaldamento dell’asfalto che si manifesta continuamente, giorno dopo giorno, soprattutto d’inverno a causa delle gelate notturne. E non bastano certamente gli interventi “toppa” adottati dal Commissario per far fronte a questa emergenza, perché tale è, riempiendo le buche con catrame e brecciolina alla meno peggio.
Lo stato delle nostre strade è tale perché i nostri politici continuano ad appaltare i lavori al massimo ribasso senza tener conto della qualità degli stessi e senza verificare con la dovuta accortezza la messa in opera dei lavori, se siano rispondenti o meno al capitolato sottoscritto.
(scatti fotografici a cura di Donato Stoppini)