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“IL MISTERO DEI LIBRI PERDUTI” DI MIRIAM MASTROVITO

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Il mistero dei libri perdutiLunedì, 12 marzo alle 10.30, nell’auditorium del Liceo Scientifico “R. Canudo” Miriam Mastrovito presenterà agli studenti “Il mistero dei libri perduti”, edito Zero|91 nel novembre del 2011 (prossima presentazione a Castellana il 20 marzo).

Quarta opera a pieno titolo “fantasy”, dopo un primo approccio con “Il mendicante di sogni”, il romanzo si rivela sin dalle prime battute coinvolgente, trascinante, commovente.

“Leggere è magia…”, preannuncia l’autrice sul retro della copertina, ed è in un clima da favola, tra troll, regine, stregoni ed emissari di morte che il racconto si snoda, partendo dalla più reale delle realtà: le truffe nel campo dell’editoria.

Protagonista Tea Leoni, una giovane scrittrice alla ricerca di un editore onesto, consapevole dei rischi cui si va incontro incappando in “editori spregiudicati e attenti solo a chiedere l’inevitabile obolo anche agli autori più promettenti”.

Una realtà a tratti autobiografica – ispirata dalla “scrivania” di libri invendmastrovito il mendicante di sogniuti di Bob Young – da cui evadere attraverso la magia, sfuggendo al sinistro Wizard per inseguire Adelindo, rapitore di manoscritti e tenerissimo troll proveniente da Büchenland, regno in cui si è smarrita la conoscenza. I libri – che nessuno per un tragico incantesimo sa più leggere – vengono usati per costruire case, mobili, strade… sono la materia prima dell’economia di un universo in cui le parole non hanno più senso.

Tea teme di non poter più tornare nel suo mondo. Non ne è consapevole, ma non è lì per caso, ha una missione da compiere: salvare il regno dal buio dell’ignoranza, dagli incantesimi che rendono i suoi abitanti incapaci di riappropriarsi della conoscenza.

In questo viaggio iniziatico incontrerà l’amore, Igor dagli occhi verdi e dai lunghi capelli biondi, impossibile storia anche nel più audace dei fantasy.

Nella sua semplicità – lo si legge d’un fiato e scorre “divinamente” grazie al potere evocativo della scrittura ed allo stile avvincente della scrittrice – il racconto racchiude mastrovito gli stessi occhiallegorie che stimolano riflessioni, si presta a diversi codici di interpretazione senza mai perdere in levità, lasciando “passare” messaggi importanti: il valore dell’amicizia, lo spirito di sacrificio necessario per raggiungere un obiettivo, l’importanza della cultura, unica e magica “pozione” in grado di rendere liberi e di vincere le prevaricazioni del male nelle sue varie accezioni.

I personaggi, poi, a dirla con le parole di Miriam “vivono di vita propria”. Lo si scopre nel vederli “agire” anni luce lontani da stereotipi, con sempre più “autonomia”, privi della connotazione di attori-protagonisti guidati dalla seppur abile regia dello scrittore, in quanto “vivi”, emozionati ed emozionanti, fragili eppur forti, teneri nel loro disincanto, disorientati e smarriti in balia degli eventi, spaventati, felici, stupiti… umanissimi in un mondo fantastico, allegoria della più quotidiana, metaforica delle realtà.

Copia di mriram e adelindo5Miriam Mastrovito sceglie di usare il genere “fantasy” per raggiungere i lettori di ogni età, un genere che per altro ben si presta alla trasmissione di valori fondanti, senza forzar la mano (e le menti) dei più giovani, lasciando gli adulti – anche i più scettici promotori di quella cultura d’elite così distante da tale contesto – disarmati al cospetto della prorompente, giocosa ed affabulante “magia” delle favole di cui oggi, ancor più che in passato si sente nostalgia.

Oggi il libro di Miriam è in bella mostra nella Feltrinelli, lo si trova all’Auchan, è approdato alla grande distribuzione grazie all’impegno della Zero|91, fondata nel 2006 da Costantino Margiotta e Manuela Pincitore, entrambi produttori e story editor di fiction televisive presso la Mediaset, Margiotta esperto in scrittura creativa e sceneggiatura, la Pincitore produttrice della fortunata serie “I Carabinieri”.

miriam mastrovito autografi“La Zero|91 è molto selettiva – afferma Miriam Mastrovito – la sinossi dei primi tre capitoli del romanzo anche con un titolo provvisorio viene posta in anteprima in un circuito di prevendite, se tutto va bene si va in pubblicazione. Non nascondo che all’inizio ho fatto fatica a credere che fossero davvero interessati al mio libro, sono stata contattata appena 15 giorni dopo averlo spedito.”

La casa editrice è anche promotrice di una campagna contro l‘editoria a pagamento, sul suo sito – www.zero91.com – si parla di questa iniziativa e della cordata di editori che aderiscono ad una certificazione di serietà e trasparenza.

Miriam Mastrovito: laurea in filosofia, una passione innata per la lettura e per il fantasy concretizzatasi in “Nessun dove”, negozio di cui è titolare nel quale potrebbe tranquillamente ambientare una delle sue storie, si è aggiudicata numerosi i premi letterari. Tra le prime produzioni troviamo “L’ultimo rap” e “I suoi occhi” – ed intensa la sua collaborazione con diversi web magazine e siti letterari Mastrovito Lultimo rap(Bravi Autori, Gocce magazine, Il Foglio letterario). Cofondatrice di “Scrittori sommersi” si dedica con passione e competenza a recensioni di nuove proposte pubblicate sul Gloria’s literary café e sul blog letterario StrepiTesti.

“Considero la scrittura uno strumento di comunicazione – afferma con convinzione l’autrice – un mezzo per veicolare le idee oltre i confini spazio-temporali. La magia di cui è pervaso il genere fantasy non rappresenta una via di fuga dalla realtà ma un modo di viverla, di sentirla, di rapportarsi a essa. Per amare e riconoscersi nella letteratura fantastica è necessario conservare da adulti quel “sense of wonder” che ci accomuna tutti nell’infanzia. Riscoprirlo e coltivarlo, a mio parere, non è un sintomo di imbarbarimento del livello culturale, rappresenta piuttosto un allargamento dei propri orizzonti. Il senso di meraviglia è il motore della conoscenza. Il successo del fantasy può ricondursi a un rinnovato desiderio di osservare il mondo che ci circonda a partire da una prospettiva nuova, magari al fine di migliorarlo”.

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