MAGNA GRECIA AWARDS, NEK E DOLCENERA, UN SUCCESSO-foto
Pur con ritardo, si era in attesa delle foto ufficiali della manifestazione, provvediamo a pubblicare il nostro articolo sull’assegnazione dei riconoscimenti Magna Grecia Awards 2012 consegnati nella nostra città presso il Teatro Rossini.
Protagonista assoluto della 15a edizione del “Magna Grecia Awards” sul palco del Rossini “Solo l’amore”.
Fabio Salvatore, ideatore della kermesse, è “innamorato” della vita e dei suoi doni, siano cieli stellati, arcobaleni, squarci di azzurro dopo la tempesta o “scarafaggi neri” con cui convivere, pronti a “zampettare” dentro appena il dolore di laceranti “salite al cielo” apre un varco, tende agguati e mina quelle difese immunitarie faticosamente costruite con la fede, le preghiere, la speranza…
Fabio non esita ad aprire il suo cuore, a “mettersi a nudo”, a vincere il riserbo, l’omertà del silenzio di intime e inconfessabili fragilità, il terrore di non saper più vivere mentre lo scarafaggio del cancro – suicida, folle creatura – in schizofrenica antitesi, distrugge per sopravvivere e lascia che la sua stessa sete di vita lo distrugga.
Nel suo libro “La paura non esiste”, Fabio rivolgendosi ad Emanuele dice: “Io mi faccio di chemio per vivere e tu di cocaina per morire: aiutiamoci!”
Emanuele è uno dei tanti ragazzi del “Popolo della notte”, lo stesso che con tanto amore Fabio e i ragazzi di “Nuovi Orizzonti” guidano verso la luce. Allo stesso “Popolo” appartengono i due giovani “ubriachi e fatti di cocaina” che in un terribile incidente nel 2007 aiutano a “salire al cielo” il papà di Fabio, straziante ferita che solo il perdono riuscirà a cauterizzare.
Magna Grecia Awards non è solo una cerimonia nella quale premiare personaggi famosi che sanno “donarsi” e donano il loro talento attraverso scritti, trasmissioni, musica… è un portale tra diversi universi paralleli eppur distanti anni luce: il mondo dorato del successo, quello grigio della quotidianità, quello buio dello sballo di notti senza fine, quello della malattia, silenzioso, ovattato, asettico come la camera di un ospedale, quello della depressione che per Fabio è il vero cancro dell’anima e “…ti prende, ti brucia, ti fa diventare bulimico, anoressico, alcolista o tossicodipendente…” ed infine quello della “Luce”, di una incrollabile Fede che tutto può, anche prodigi.
Fabio ha creato una “connessione” tra questi universi, contaminando di “positività” gli ecosistemi dell’anima, creando una rete di solidarietà e luce cui è impossibile sottrarsi. Ogni “nodo” è una “carezza al cuore”, si è tutti invitati al dono di sé, qualunque sia il pregresso, l’importante è esserci e agire, aiutare chi è in difficoltà prima che le malattie dell’anima, la solitudine, l’abbandono, l’indifferenza avvelenino lo spirito, la mente e il corpo dando “vita” a focolai di infezioni e metastasi.
“Guardiamo gli occhi di una persona sofferente, cerchiamo il punto che possiamo raggiungere con la nostra luce… quella che accendiamo amando noi stessi, solo così possiamo essere di aiuto”.
Fabio Salvatore ha viaggiato in ognuno di questi universi. Nato a Castellaneta il 22 dicembre del 1975, nel ’95 entra nel mondo del teatro, partecipa a fiction, approda al cinema. A vent’anni la vita è un’autostrada su cui correre a tavoletta, abbagliati dal sole dell’onnipotenza… con gli occhi ancora gonfi per notti trascorse tra i bagordi, poi il baratro della malattia inghiotte i sogni, porta negli inferi del terrore, la luce appare lontana, sgomenti e smarriti si scopre di esser soli con sé stessi…
Inizia il più doloroso dei viaggi, la ricerca di una speranza che esorcizzi diagnosi infauste e scenari di morte… nella disperazione l’eutanasia appare un dolce miraggio, ma è la Fede a tendere la mano, sono suoi strumenti il sorriso di Chiara Amirante, lo sguardo di Davide Banzato ed è ancora la Fede ad aiutare Fabio a rialzarsi, nello scorso novembre, dal “sudario” del letto di un ospedale.
“La paura non esiste, altrimenti ti divora. La malattia non bisogna combatterla, ma viverla e capire qual è il suo gioco… dal cancro si può guarire, l’ho vissuto come un’occasione speciale per arrivare alla resurrezione della mia anima, la miglior terapia è contagiare di positività sé stessi e gli altri”.
Nella serata del 30 marzo al Rossini, l’emozione è tangibile. Nek, per gli amici Filippo Neviani, presidente onorario della manifestazione, lascia la scena agli ospiti eclissandosi dopo un breve saluto. Fabio presenta il maestro Emiliano Fantuzzi, alla sua chitarra saranno affidati alcuni interludi e la suggestiva colonna sonora del video mandato in onda a fine serata in “verticale” visione, quasi un’ascesa verso l’infinito.
Primo ad essere insignito della stella di cristallo – “medaglia al valore” per “l’amore sincero e profondo nei confronti dei bimbi malati” il dottor Dario Cirrone, ovvero “il dottor “Sorriso”, uomo di scienza e di emozioni”, presidente e ideatore dell’Associazione Nazionale Spettacolo dei Bambini in Ospedale (ANSABBIO) che allevia le sofferenze dei piccoli malati con la Star-therapy.
Al premio “Spes” segue il “Koiné” assegnato a Carlo Vulpio che con i suoi libri-inchiesta, tra cui “La città delle nuvole” presentato a Gioia nel giugno del 2009, lotta per la salvaguardia dell’ambiente, la giustizia e la libertà di informazione.
“Taranto è la città più inquinata d’Europa con i suoi 200 grammi di diossina sparsi ogni anno sul territorio, ben tre volte quella di Seveso… Non esiste un registro tumori, è il classico caso di delitto perfetto con ricatto occupazionale, anche se per bonificare il territorio si darebbe lavoro a tre volte il personale impiegato all’Ilva.”
Catena Fiorello – un nome un destino -, menzione speciale “Livio Andronico” per il suo libro “Casca il mondo, casca la terra” dedicato ad Alessandra Bisceglia, giornalista e scrittrice (nonché sorella di Fiorello) nata e cresciuta ad Augusta, invita Vulpio nella sua città affinché avvii un’inchiesta sulle cause che scatenano anche lì numerosissimi tumori.
Premio “Krònos” per il vicedirettore di Rai Due, Roberto Milone che sostiene anche nel suo ultimo libro sul mondo della televisione – “Per 30 denari” – che il giornalista ha l’obbligo di raccontare la verità anche perché il 90% degli italiani sceglie la TV per informarsi.
Quarto giornalista premiato Savino Zaba, conduttore di “Uno mattina- storie vere”. Dichiaratosi apertamente “un terrone fiero che da ragazzo sognava di fare quello che fa”, al conduttore nativo di Cerignola viene assegnato il premio “Clio”.
Emoziona il sorriso di Dolcenera, al secolo Emanuela Trane. Shorts in pelle, stivaletti dal tacco vertiginoso e un borsalino assolutamente perfetto sulla lucente capigliatura corvina. La cantante salentina insignita della menzione speciale “Giovanni Paisiello” per la capacità di tradurre in canto la forza dei sentimenti, rivela insospettate doti da show girl e tanta simpatia.
Canta davvero aprendo la sua anima, lasciando fluire amore, passione ma anche rabbia, “tutto quello che nasce dall’inquietudine” e che trapela anche dallo sguardo inquieto e dagli splendidi occhi nocciola. Di lei si dice che ami il cambiamento, le metamorfosi, “…in realtà i miei cambiamenti sono più esteriori che interiori, le corde della scrittura sono le stesse. Mi piace evolvermi, realizzare i miei sogni…” e detto da una cantautrice e musicista pugliese di successo, cento e lode al classico e laurea in ingegneria meccanica, non è poco. Dolcenera fa sognare anche i presenti suonando il pianoforte e cantando “Ci vediamo a casa” e “L’amore è un gioco” con una grinta da brivido, voce graffiante eppur dolce, emozionante ed intensa. Fabio la saluta con un lungo abbraccio per poi dire: “Questa è la Puglia che ci piace!”. Come non condividere…!
Giorgia Wurth, premio “Maska”, attrice e madrina del giro d’Italia, ha un sogno: diventare mamma, a conferma che quel che parrebbe un traguardo alla portata di ogni donna, per chi vive sotto i riflettori del successo può essere una chimera.
Premio “Agorà” per Alessio Vinci, conduttore di Matrix, unico “straniero” in patria, essendo nato in Lussemburgo, approdato nel 2009 agli studi di Mediaset non meno insidiosi dei tanti scenari di guerra “frequentati” come corrispondente per la Cnn in Serbia, Afganistan, Iraq e Medio Oriente.
Menzione speciale “Rodolfo Valentino-città di Castellaneta” al regista Alessandro D’Alatri, che, felice del riconoscimento attribuitogli, dichiara: “…Puglia, Basilicata, Calabria e parte della Sicilia non sono solo devastate da mafia e criminalità, ma portatrici di quei valori sani di libertà, cultura, democrazia e rispetto che da sempre contraddistinguono anche il mio lavoro e la mia vita […] dal Sud può nascere il nostro riscatto”.
Riservato a Don Davide Banzato – “…umile servo, fiume ardente di carità” nonché amico fraterno di Fabio – il “Magna Grecia Awards Eccellenza-Franco Salvatore” consegnato da Nek.
“Si affastellano ricordi – afferma con commozione Fabio Salvatore – un legame che va oltre il sangue. Davide c’è sempre stato, anche nel silenzio, la sua presenza è una carezza al cuore.”
“Dio ha un progetto meraviglioso per ognuno di noi – esordisce don Davide – non ha importanza cosa fai, ma come lo fai, Dio scrive dritto sulle righe storte…”
Don Davide Banzato, ordinato sacerdote a 25 anni nel 2006, è oggi responsabile nel Centro di Formazione ed Evangelizzazione “Città della Gioia” di Guidonia. Nel ’96, all’età di 14 anni abbandona il seminario minore di Padova.
“Per un intero anno ho vissuto il “fai ciò che vuoi”, raccogliendo nel mio cuore una silenziosa e lenta morte interiore. Devo dire d’aver sperimentato il vuoto, il non senso, le tenebre dell’anima e credevo non ci fosse più speranza né via d’uscita. il Signore invece, mi è stato accanto, è sceso nel mio dolore e, curando le mie ferite, mi ha fatto risorgere.”
Davide decide di testimoniare la gioia della Resurrezione scendendo negli inferi dei cuori dei giovani che gridano nelle strade delle città, coordina missioni di strada e si riavvicina a Chiara Amirante, incontrata anni prima.
Chiara, fondatrice della Comunità “Nuovi Orizzonti”, laureata in Scienze Politiche, guarita miracolosamente da due gravi malattie, tra cui una quasi completa cecità, nel 1990, all’età di 23 anni annuncia in strada la gioia dell’incontro con Cristo Risorto ed accoglie gratuitamente nella comunità “Nuovi Orizzonti”, fondata nel 1994, i giovani incontrati nelle città, qualunque disagio vivano (droga, prostituzione, alcolismo, sette sataniche, …) per proporre loro un’alternativa concreta di vita: vivere alla lettera il Vangelo, un programma terapeutico di autentica “cristoterapia”. Un progetto adottato da molte Diocesi, riconosciuto da Papa Giovanni Paolo II che la nomina “Consultore del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti”, incarico riconfermato da Benedetto XVI che nel 2011 la designa “Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione”
“La povertà vera oggi – continua don Davide – è la morte dell’anima. Dobbiamo essere disposti a scendere negli inferi delle anime dei nostri fratelli più piccoli, per permettere a Cristo di liberare i prigionieri, di fasciare le ferite dei cuori spezzati.”
Fabio conclude la serata con un suo monologo mentre scorrono le suggestive immagini di un video e le corde della chitarra avvincono struggenti quanto la sua voce.
“Nel mio viaggio ho raccolto migliaia di lacrime, solo l’amore può scardinare i muri dell’indifferenza, tenebre sferzate dalla vita. Quindici anni fa ero vittima dell’apparenza, dell’edonismo, non sapevo cosa volesse dire Amore …, poi ho capito quanto grande è il disegno di Dio, credo nei miracoli che avvengono giorno per giorno, nel dono della fede. Nel mio viaggio, tanti indimenticabili incontri… Federico, compagno di inferno, Angela bambina di Altamura conosciuta a Medjugorje e salita al cielo…”
Né dimentica di ringraziare con affetto Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e del Comitato d’onore, la Provincia che ha patrocinato l’evento e Claudio De Leonardis (poetico il suo intervento sul palco), ed ancora Damiano Petrelli, Graziana Capone e tutti coloro che hanno collaborato alla manifestazione.
Tra le sue pubblicazioni “La paura non esiste”, “Ti cerco da sempre”, “Cancro non mi fai paura” e “A braccia aperte tra le nuvole. La notte della sofferenza e il miracolo della fede”, i cui proventi sono destinati al sostegno della Comunità “Nuovi Orizzonti”.
Un sincero grazie anche a Ivano Losito per aver contribuito con i suoi inconfondibili scatti.