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BATTESIMO RIUSCITO PER IL COLLETTIVO CULTURALE-foto

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incontri-urbani-wwfProve generali di condivisione con “Incontri Urbani”, ospitato da Bandeàpart e organizzato dalle associazioni “di buona volontà” per tenere a battesimo il Collettivo Culturale di Gioia del Colle.

Nella sede allestita in via Arciprete Gatta, 33 presso i Servizi Sociali, il 25 aprile Artensione, C.I. Incontrarsi a Sud, Le Ombre, Meridiana, Officine Fotografiche, Petali di Pietra e il WWF di Gioia, Acquaviva e Santeramo hanno dato vita ad una serata “corale” negli intenti e individuale nelle performance, attraverso iniziative molto interessanti.

incontri-urbani-keccore-redNel giardino a pian terreno, trasformato in sala conferenze, il WWF ha presentato il Falco Grillaio, rapace “ospite” autoctono che nidifica sui tetti del centro storico, ed alcuni scorci naturalistici molto suggestivi nella mostra “La Biodiversità in 12 scatti“, mentre la cooperativa Meridiana ha rievocato “Storia e vita di una città peuceta”.

Nella saletta attigua un multiculturale potpourri di colori e brochure. Dal banco ecologico del WWF a quello di archeologico – laboratoriale di Meridiana, dal coloratissimo stand del Centro Culturale “Incontrarsi a… Sud” al laboratorio sit – in live di Etnie.

Quest’ultimo ha incuriosito non poco. Alcuni dei ragazzi libici ospiti del Wa.Ro.Se. hanno incontri-urbani-lavori-etniideato bracciali, orecchini, ciondoli, cinte, piccole borse e lanciato la moda di camicie con inserti in pelle, utilizzando apparecchiature, borchie, pelli e cuoio di Mimmo Bianco, psicologo scomparso il 3 dicembre scorso che tanto amava la terra ed i lavori artigianali, cui sarà dedicato il concerto del 16 maggio “Io me l’affido” con Peppe Servillo.

Il materiale è stato donato dalla famiglia di Mimmo ai ragazzi libici affinché con l’aiuto di Etnie possano avviare un laboratorio artigianale. Stilista del gruppo Mohammed Gorbu, che simpaticamente si racconta in un italiano stentato. Una cicatrice sul volto racconta il non detto, il sorriso esprime speranza, la luce e la determinazione nel suo sguardo sono promessa di riscatto.incontri-urbani-de-feo

Con lui Fuiad, un ragazzo esperto nella riparazione di biciclette in cerca di una piccola ed economica sede per avviare la sua attività.

Vere “perle” le suggestive ed originali foto d’arte di Officine Fotografiche, poste sulle pareti dei corridoi dell’ultimo piano, al pari di un “attico” allestito scenograficamente per ospitare costumi d’epoca medioevale, scudi e insegne in uso nella festa federiciana di Petali di Pietra.

Custode ed autore degli splendidi scudi Donato Montanarelli, papà della socia Valentina, il quale ha artigianalmente costruito e decorato gli scudi lignei, di mirabile ed impegnativa incontri-urbani-lavori-medifattura.

“Ho utilizzato dei pannelli di legno multistrato, dopo averli bagnati, sagomati e curvati, quindi ho decorato l’esterno utilizzando stencil e decoupage per disegnare i simboli federiciani e delle casate medioevali – racconta Montanarelli – infine ho foderato l’interno, decorato le cuciture con borchie dorate e inserito fasce di cuoio per poterli indossare ed appendere”.

Sbocciano così su sfondi gialli falconi, aquile, draghi, simbologie ricercate nei libri di storia e “studiate” con cura prima di essere dipinte sugli scudi, ma anche spade, coltelli, incontri-urbani-lancecustodie e le splendide corone di Federico e Bianca Lancia, rese ancor più preziose da tanta passione.

Un lavoro certosino quanto quello dei costumi in bella mostra.

Mentre nugoli di bambini imperversano nei corridoi e le jam session hanno inizio, Rosanna Ventura si aggira tra gli ospiti e si accerta del buon andamento della manifestazione.

Nella sala registrazioni si esibiscono Kecco Recchia – “Simpatia” il suo secondo nome – sempre pronto a sdrammatizzare, prendersi un po’ in giro e lanciare attraverso i suoi brani, messaggi poco subliminali e molto diretti alla società, accompagnato per l’occasione da Napoleone Pavone, una coppia davvero ben assortita.

In mostra tra le opere degli artisti di Artensione fiammeggiano le tele di Antonella Lozito, di recente premiata in numerose rassegne d’Arte e i disegni di Valerio Pastore, art magazine di futuristica espressione che pur conservano il DNA di graffiti nelle loro linee.

Molto suggestiva la performance di Paolo Romano, fondatore di Officine Musicali, incontri-urbani-romanoaccompagnato alla chitarra da Tommaso Colafiglio, un’esibizione di cui si è percepito il pathos dalla prima all’ultima nota.

Sullo schermo – scenografia ad hoc per l’occasione – in digitale miscellanea le artistiche visioni di Mario Pugliese, ormai sempre più “proiettato” verso quest’arte.

Una “prima” orchestrale del collettivo di cui si registra un discreto successo, ottima l’organizzazione, buona l’affluenza e tanto, tanto entusiasmo.

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