LEA GALLIZZI: “CON I BAMBINI L’ARTE PRENDE IL VOLO”-foto
“Quando sono i bambini a rappresentarla… l’Arte prende il volo!”, “Il principio di ogni Arte è l’Amore. I bambini sanno solo amare!”.
Queste le colorate parole che si rincorrono su due simpatiche tavolozze da pittore dotate di ali e, avvolgendosi in spirale, incorniciano i colori primari aggrumati “ad arte” in macchie dense e grevi.
Nella biblioteca comunale il 19 e 20 maggio gli alunni della Scuola d’Infanzia del I Circolo “Mazzini” di via Soria, diretto dal professor Antonio Pavone, le loro maestre ed i genitori in un tripudio di variopinta e allegra gioiosità hanno posto in bella mostra le opere create dai piccini di tre, quattro e cinque anni nel laboratorio “Il colore e la sua forma” affidato alla pittrice Lea Gallizzi.
Non vi è elaborato che non contenga un messaggio, anche “subliminale”… nulla è casuale.
Splendido il “Mandala – Copertina”, in cui saranno conservate le quattro stagioni più originali che siano state mai artisticamente “pensate”. Un Mandala davvero speciale e a “misura” di bambino, decorato con salatini, caramelle gommose, granella di nocciole, fiori di zucchero, foglie, cartoncini ondulati, lisci, lucidi e opachi, bottoni, perline, rametti di legno sagomati per incorniciarlo…. Al centro una coppia di uccellini concettualmente “nati” da uova di cioccolato di splendida fattura, con corona griffata “Kinder” e sciarpina bohemienne. Saranno loro i protagonisti di una dolcissima favola che si snoderà attraverso le stagioni ed i cinque sensi.
La loro storia ha inizio in primavera, quando tra fiori profumati e foglie baciate da un tiepido sole che racchiude calde promesse d’estate, creano il loro nido d’amore (un nido vero, trovato dai bimbi).
Un’estate “biscottosa” tutta da “gustare” consolida il loro amore, spighe, foglie di fette biscottate, more gommose, rami costruiti con “Oro Saiwa” e stick salati, gli stessi uccellini “biscottati” con la coda di “Pavesini” ed un dolce vermetto caramelloso nel becco. L’opulenza della stagione trabocca in ogni dettaglio, in particolare nelle posate dorate, anch’esse insoliti rami di un ancor più fantastico albero.
Giunge l’autunno con le nuvole gonfie di pioggia (geniale l’idea di usare fogli di plastica in uso per proteggere cristalleria) e le sue foglie d’oro, rosse e marroni, macchiate dai bottoni, in dolce e danzante caduta verso la terra cosparsa di granelli di sughero, lo stesso usato per dar forma e vestire gli uccellini non ancor pronti ad affrontare i rigori dell’inverno, in ascolto (chiaro rimando al senso dell’udito) del vento che sussurra pioggia.
L’inverno percepito attraverso la ruvidità della carta “vetrata”, il gelo di fiocchi di neve (chicchi di riso soffiato) e il soffice manto ovattato da essi costruito, vede gli uccellini di spugna avventurarsi in cerca di cibo fuori dal rassicurante tepore del nido.
A queste fantasiose e “materiche” stagioni seguono quelle eseguite con la tecnica “Mani, mani”, termine coniato da Lea Gallizzi per lasciare nei piccoli il senso della gestualità che dà vita ad un’opera.
Altrettanto originali le “passeggiate” colorate, eseguite portando a passeggio i pennelli a ritmo di musica (dalla classica al rock) con la tecnica del gocciolamento e dello “sventolamento”, per ondulare il colore o pettinarlo. Ed ancora le stagioni “naif” dipinte coralmente e “Dal colore alla forma”, giganteschi alberi cui hanno dato forma in punta di pennello i vari gradienti di tempere e acrilici.
Splendido il crocifisso alla cui decorazione hanno partecipato tutti gli alunni (120 pennellate di cui ricordano persino il “punto”), svettante su una miriade di crocifissi più piccoli.
Nella piramide preziosi biglietti augurali anch’essi alquanto vari, decorati con graffiti della preistoria, pittogrammi, oro, argento e collage materici e naturalistici (foglie, fiori).
Accanto agli scritti, gadget natalizi in creta intarsiata pronti per essere appesi ed in un angolo pergamene in verticale per narrare altre storie.
In basso su un tavolino rosso magliette bianche dedicate alle mamme. “Il tuo cuore… nelle mie mani, mamma” è lo slogan trascritto sotto un enorme cuore rosso con ali – mani gialle.
Infine i ritratti dei papà – veri e propri divertenti identikit che tante sorprese hanno rivelato sulla capacità di “ricordare” il volto del genitore – in bella mostra l’uno accanto all’altro sotto il “Reticolato cromatico” di geometrie inventate per ingabbiare i colori.
I bambini presenti trascinano genitori e nonni per mostrare i loro lavori, salutano con gioia le loro maestre e a Lea dedicano sorrisi stratosferici.
E’ stata la loro compagna di avventure colorate per circa 60 ore nel corso dell’anno scolastico.
Insieme a lei e alle maestre hanno dato vita a favole, scoperto i segreti dei cinque sensi, inventato nuove “tecniche” e decorato di tutto e di più con la loro fantasia.
“Un’esperienza davvero splendida – afferma Lea Gallizzi – i bambini sono meravigliosi, diretti, senza schermi… sono loro a suggerire il percorso. Curiosi, attenti, fantasiosi e molto partecipi…”.
Non di rado hanno anche ispirato l’artista con qualcosa portato da casa (dai salatini al pezzetto di stoffa, dalle caramelle alle assi delle cassette di legno o al fiorellino staccato da una vecchia bomboniera…).
Per loro Lea si è travestita da “Zorro”, ha mostrato “muscoli” adulti, indossato il cappello del clown e come Alice nel Paese delle Meraviglie è divenuta piccina per scoprire il loro mondo, quel che davvero amano, come lo comunicano… .
Valentina, seppur febbricitante, per non “saltare” la lezione d’arte ha chiesto alla sua mamma di darle la tachipirina ed altri bimbi la fermano per strada per abbracciarla e chiederle quando ci sarà la prossima lezione.
La pittrice – madre di tre splendidi fanciulli che la aiutano nel creare e la “ispirano” – da anni collabora per passione con le scuole San Filippo Neri, Via Eva, Mazzini e Losapio. Le sue creazioni offerte in dono o esposte in mostre scolastiche ed i “frutti” laboratoriali nati da ore di lavoro con i bambini si distinguono per originalità, qualità e freschezza (http://www.gioianet.it/cultura/4378-scuola-mazzini-riparte-bibliovagando-con.html, http://www.gioianet.it/attualita/4877-losapio-in-tutto-fa-teatro-spettacolo-da-applausi-foto-.html, http://www.gioianet.it/attualita/4858-che-entusiasmo-per-leggere-tra-piacere-e-sapere-foto.html). Scenografie, installazioni, persino abiti di scena e ghirlande (è il caso degli ultimi spettacoli andati in scena al Rossini) sono ideati dall’artista, così come le “camicie del papà” trasformate in grembiuli da pittore che dal 28 maggio al 1 giugno in verifiche aperte, balletti ed estemporanee saranno indossate dai piccoli alunni della scuola d’infanzia di Via Soria.
“Il progetto “Il colore e la sua forma” – dichiara Anna Maria Masi, referente progettuale – ha offerto ai bambini molti stimoli per scoprire e imparare ad utilizzare il linguaggio pittorico. La conoscenza di varie tecniche manipolative, differenziate per fasce d’età e l’utilizzo dei colori, hanno consentito ai piccoli artisti di esprimere i propri stati d’animo e le proprie emozioni attraverso il linguaggio pittorico, liberando così la creatività e la fantasia e sviluppando un gusto estetico che li ha avvicinati naturalmente al mondo dell’arte e dell’immagine”.
“Per noi docenti che abbiamo collaborato attivamente con l’esperta – continua la Masi -, questo è il primo anno di realizzazione del progetto d’arte, senza dubbio fonte di ricchezza, creatività e crescita professionale”.
“Abbiamo tutti partecipato con entusiasmo a questo laboratorio – afferma Tina Losito, collaboratrice del dirigente – le docenti delle cinque sezioni coinvolte ne “Il colore e la sua forma” sono Rosa Caricato e Isabella Mastromarino per la sezione A, Anna Maria Masi, referente del progetto Annamaria Passaseo per la B, sezioni cui sono iscritti i bambini di tre anni, Annamaria Di Lembo e Mariangela Cirillo per la C (quattro e cinque anni), Cinzia Masi ed io per la E (quattro anni) e Anna Galatone e Rosanna Soranno e Tonia Mezzapesa per la D (cinque anni)”.
A Lea Gallizzi – non meno brava e forse ancor più fantasiosa del conduttore della fortunata trasmissione “Art Attack”, Giovanni Muciaccia -, l’augurio di continuare a progettare arte (non solo per bambini ma anche per i tanti adulti che – ne siamo certi – parteciperebbero molto volentieri ai suoi laboratori) e di trasformare questo suo dono in una gratificante realtà lavorativa.
(Scatti fotografici a cura di Mario Di Giuseppe, Anna Maria Masi e Redazione GioiaNet)