GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA “FESTA DEI POPOLI”-foto
In occasione della ‘Festa dei Popoli’ ospitata per la prima volta da Gioia del Colle, in piazza Plebiscito, nella serata di sabato 9 giugno; la prof.ssa Piera De Giorgi, assessore alla cultura del nostro comune, durante il suo intervento, si sofferma sull’importanza dell’incontro. Un incontro che è di colori, culture e religioni diverse: “Mi fa piacere che sia stata scelta Gioia del Colle come punto d’incontro […]. La ‘Festa dei Popoli’ è un momento dedicato all’ospitalità, alla conoscenza e all’amicizia”, così inizia la prof.ssa.
Sottolinea, inoltre, la grande umanità delle persone che si dedicano agli altri, perché “solo attraverso gli altri possiamo conoscere noi stessi, solo attraverso gli altri gli orizzonti si possono ampliare”. E conclude: “Noi gioiesi abbiamo bisogno di iniziare una marcia di grande apertura”.
Sul palco – assieme al nostro assessore alla cultura, e a Domenico Bizzi che ha condotto la serata –, il presidente dell’associazione Etnie, Vinod Francesco Monopoli; l’assessore ai servizi sociali di Sammichele di Bari, Giulia Lotito; e il presidente della cooperativa sociale C.S.I.S.E. Sono unanimi nel pensare che la ‘Festa dei Popoli’ – emanazione della ‘Festa dei Popoli’ che da diversi anni si tiene a Bari – sia un’occasione proficua per omaggiare quella che potrebbe essere una completa unione dei popoli, perché, come ricorda, tramite le parole di Giovanni Paolo II, l’assessore ai servizi sociali di Sammichele: “[…] Quando le diversità s’incontrano danno vita ad un’esperienza di convivialità e di crescita”.
Giulia Lotito continua citando l’articolo 3 della Costituzione italiana che non fa altro che confermare l’importanza dell’integrazione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali dinanzi alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione […]”. La ‘Festa dei Popoli’ è dunque un’occasione di conoscenza e di crescita data dal lavoro del centro interculturale ‘Incontrarsi a Sud’, provvisto di uno sportello informativo itinerante che nella nostra cittadina ha avuto largo riscontro.
“‘Incontrarsi a Sud’ è una realtà che mira a puntare un faro, ed è il frutto di un lavoro intenso e continuativo durato un anno […]”, in questi termini si esprime il presidente di Etnie, associazione promotrice e capofila del progetto. Molti gli stand allestiti dalle varie associazioni partecipanti sia autoctone che di paesi limitrofi.
Abbiamo la bottega del commercio equo e solidale di Mola di Bari tesa ad un consumo critico dei prodotti; l’associazione Agronomi Senza Frontiere (ASF), che si occupa invece del passaggio precedente, in quanto si propone di recarsi nei Paesi colpiti da calamità per migliorare la loro situazione agricola. E ancora la banca del tempo Kairòs che è una banca in cui non viene depositato denaro, ma il tempo, la quale ha proposto scambi interculturali attraverso lezioni d’italiano.
Sulla stessa linea si pongono i ragazzi dell’Arci che hanno tenuto 3-4 lezioni d’italiano settimanali, tese non solo al mero insegnamento della lingua italiana, ma anche ad incrementare i rapporti sociali con i ragazzi del Senegal ospitati dalla nostra cittadina. Presente anche l’associazione artistica gioiese Artensione con un’opera di Mario Pugliese, realizzata con Claudio De Leo, e con un work in progress della bravissima Antonella Lozito che ha scelto per l’occasione di ritrarsi con in mano un velo che la collega ad un manichino che potrebbe essere di ogni colore.
Di arte si occupano anche le Officine Fotografiche, che si sono offerti di creare un reportage fotografico sulla manifestazione in questione. Di arte, e nello specifico di design, si occupa Mohammed Garba con la linea di accessori e di t-shirt da lui creata, dando un esempio concreto di integrazione riuscita, nonostante le difficoltà. Infine l’associazione culturale Ombre ha portato in piazza un flash mob, frutto di un PON tenutosi con i ragazzi dello scientifico ‘R.Canudo’, volto alla sensibilizzazione del fenomeno migratorio.
Molte le rappresentazioni musicali e danzanti, a cura dell’associazione Alma Terra, che hanno visto sul palco l’incrocio emozionante di varie culture, tra cui The Hope Jubilee Singers. A disposizione anche la degustazione di prodotti tipici con lo stand ‘Il Mondo è piatto’. Hanno partecipato, inoltre, le associazioni: Liberate Lucignolo, Origens, Libera e Ivoriani di Puglia; il Centro Interculturale Abusuan; la Comunità Georgiana (Casamassima); Emergency Bari; Migranti ‘Emergenze Nord Africa’; Missionari Comboniani – Bari; Talands; Tavolo della Pace di Gioia del Colle; WWF Gioia, Acquaviva, Santeramo; La Primavera Gioia.
Una manifestazione che, per essere alla sua prima edizione, ha visto un grande consenso, e alla quale si augura un seguito con sede nella nostra cittadina, perché avere l’opportunità di confrontarsi con chi ha un modus vivendi diverso dal nostro ci dà la possibilità di far sì che la lungimiranza del nostro sguardo si raddoppi, triplichi …
Ringraziamo Mimmo Castellaneta e Fabio Guliersi per le splendide foto.