“GENERAZIONI UNITE”, GIOCHI E MESTIERI D’ALTRI TEMPI-foto
Un pomeriggio ricco. Ricchezza data da un sapere antico e lontano, riposto nelle memorie dei nostri genitori e, in particolar modo, dei nostri nonni. Un excursus nella storia della nostra tradizione per ritornare indietro, e per riuscire, subito dopo, a guardare più consapevolmente il nostro oggi e il nostro domani.
Ed è all’interno del progetto ‘Gener … Azioni Unite’ – progetto nell’ambito delle celebrazioni dell’anno europeo per l’invecchiamento attivo e per la solidarietà tra le generazioni – che si è organizzato il pomeriggio di venerdì 5 ottobre, presso il chiostro comunale ‘S. Domenico’, all’insegna dei vecchi giochi e mestieri del nostro territorio.
Il progetto è realizzato dall’Assessorato ai Servizi Sociali del comune di Gioia del Colle, nella persona di Filippo Donvito, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, rappresentato da Piera De Giorgi. “[…] Abbiamo profuso grandi energie per questa iniziativa. Il nostro fine era quello di dare un segnale di solidarietà … perché in un momento difficile come questo, credo che l’essere solidale gli uni con gli altri possa rappresentare una soluzione … possa essere soprattutto una reazione proficua”.
In questi termini si esprime l’assessore ai servizi sociali, il quale aggiunge: “[…] La risposta della gente ci dimostra che c’è questo spirito di solidarietà e sostegno reciproco, essendo un’iniziativa basata sostanzialmente sul volontariato delle varie associazioni aderenti al progetto stesso”. Ed in effetti la risposta della gente è stata più che favorevole: due quinte elementari e due prime medie degli istituti Mazzini-Carano e San Filippo Neri-Losapio hanno fatto delle ricerche sui giochi antichi, coinvolgendo anche i loro nonni.
Molti sono i giochi riproposti e andiamo dal gioco della corda a quello del fazzoletto, o da quello dello schiaffo a quello dei quattro cantoni, e così via. L’esperimento riesce: si divertono i più piccoli come anche i più grandi. Non solo. Fondamentale e di grande resa estetica è l’apporto dell’artista gioiese Claudio De Leo (Pleroo – www.pleroo.it).
Claudio, che si è occupato dell’allestimento del bellissimo chiostro comunale, ha scelto per l’occasione uno stile minimalista, per far sì che l’attenzione di chi guarda sia rivolta all’oggetto del mestiere di volta in volta rappresentato. La scarpa, il legno, il ferro, il latte sono alcuni dei protagonisti di questi pannelli estremamente contemporanei che, messi assieme ad oggetti del passato, quasi completamente in disuso, formano un interessante ossimoro.
Accanto a Claudio De Leo, Vito Santoiemma, fondatore del Museo dei Vecchi Mestieri sito in Via Giuseppe Di Vittorio, che sceglie di esporre attrezzi legati perlopiù alla vita rurale, tipica del territorio pugliese. Un ritorno alle origini, quindi, segnato dal ricordo dei mestieri e giochi che sempre meno si praticano, in un momento storico in cui la tecnologia avanza in maniera sempre più preponderante. In un momento storico, tra le altre cose, in preda ad una consistente crisi economica, durante la quale il recupero del passato può essere considerato una risorsa concreta.
Infine sempre in riguardo al recupero dei vecchi mestieri l’Università della Terza Età gioiese si è dedicata al ricamo, e lo stesso Claudio De Leo assieme a Graziano Milano hanno proiettato alcuni dei loro scatti sull’argomento.
Un ringraziamento particolare a Mario Di Giuseppe per aver contribuito con i suoi inconfondibili scatti fotografici.