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PAOLO POLVANI SUCCESSO PER SALOTTO LETTERARIO-foto

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paolo polvani leronniAnche questo inverno Spazio UnoTredi Mario Pugliesesarà sede del congiungersi di poesia, pittura e musica in un’unica, affascinante Arte.

E’ stato inaugurato giovedì, 18 ottobre, il nuovo ciclo di incontri pensato da Giacomo Leronni, Fortunato Buttiglione, Giorgio Gasparre e Filippo Paradiso per permettere al pubblico di conoscere le fatiche letterarie dei poeti contemporanei del nostro territorio, in un luogo in cui alla parola letta si intrecciano l’interpretazione musicale e grafica della stessa. Ne deriva il seducente connubio di forme d’arte differenti.

Ospite della serata inaugurale Paolo Polvani, di Barletta, vincitore quest’anno del concorso nazionale di poesia “Il Gatto”. Introdotto da Giacomo Leronni, che al poeta si è alternato nella lettura dei versi, Polvani reputa la poesia in grado paolo polvani pubblicodi svolgere la stessa funzione del sogno, quella cioè di “dar voce ai fantasmi che si agitano in noi”.

I suoi versi traboccano d’affetto nei confronti di familiari e amici, accolgono interrogativi che il poeta lascia aperti, invitano alla gentilezza in un mondo in cui comunicare risulta sempre più ostico, riflettono sulle emergenze della società odierna – basti citare il problema attualissimo dell’inserimento nel tessuto sociale e culturale degli extra-comunitari, la cui unica colpa è quella di “essere nati dove la povertà non è soltanto un concetto”.

O, più semplicemente, copaolo polvani leronni giacomontengono squarci di quella realtà quotidiana che solo l’occhio sensibile dell’artista sa catturare, interiorizzare ed elevare a parola poetica: una giovane donna in metropolitana è colta nell’attimo in cui fruga nella sua borsa, forse alla ricerca dellavertigine della vita”; l’ergersi maestoso delle cattedrali pugliesi che si affacciano sul mare incanta il poeta e, con lui, i suoi lettori; la figura del contadino, emblematica dei paesaggi rurali della nostra regione, è tratteggiata e celebrata dalla penna di Polvani.

Altri due grandi temi abitano i suoi versi: l’amore e la morte. L’amore nei confronti di una mamma e di una moglie sulla cui pelle si scorgono “i segni del tempo”; nei confronti di care amiche titti dellorco adriana daloche ricorda nel tintinnare degli orecchini, nella vivacità dei rossetti, nell’odore di detersivo.

Ma, soprattutto, nei confronti di un padre a cui chiede “Com’è morire?”, senza ricevere risposta alcuna, forse perché “morire è così dolce che non vuoi dividerlo con nessuno”.

Le poesie di Polvani, alla cui lettura si sono alternati gli intermezzi musicali di Titti Dell’Orco e della maestra Adriana Dalò, si sono scoperte in grado di interessare e coinvolgere i presenti, testimoni dell’animo sensibile, emotivo ed empatico del poeta Polvani, per cui “la poesia è l’effervescenza di parole che certifica la gioia di stare al mondo”.

Scatti fotografici a cura di Aldo Liuzzi e Mario Pugliese.

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