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PEPPE SERVILLO, ESIBIZIONE DA STANDING OVATION-foto

PeppeServillo-SolisStringQuartet Ueffilo-pp

peppe servillo esibizione ueffiloPeppe Servillo e i Solis String Quartetpoesia d’archi e voce suadente, quel tanto roca da restituire alle parole il calore del sole, quel tanto indolente da suggerire ritmi jazz imprevedibili, quel tanto malinconica da evocare romantiche “guapperie” d’altri tempi, sempre e comunque avvincente e coinvolgente.

Una magia che Peppe Servillo ha creato entrando “nelle corde” dei presenti con la complicità di una scrittura orchestrale prestata a ritmi e musicalità partenopee.

Ed è questa “orchestralità” il punto di forza dei musicisti Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (cello). Maestri che con un backstage di studi classici di primissimo ordine ed un possesso porPeppeServillo-saluti finalitentoso dello strumento, hanno con naturalezza dato vita alla musicalità di una regione che ha adottato il linguaggio dell’Arte, del Teatro e della Musica anche nel quotidiano.

Corde tese e vibranti in assoluta sintonia con Servillo, un fuoriclasse nella regia scenica sin dai tempi degli Avion Travel, hanno assecondato le scherzose “scivolate swing” che tanto hanno divertito il pubblico.

Una scelta artistica di raffinata, elegante, incisiva italianità declinata nel vernacolo che più ci ha reso famosi nel mondo: il napoletano.

Peppe Servillo, in grande forma, ha cantato, narrato, sussurrato, travolto con la sua personalità, pronto a dare peppe servillo applausi2spazio ai simpatici virtuosismi dei Solis, dalle pizzicate alle tamburellate, dai ritmi mandolineggianti agli arpeggi in acustica… grandi artisti e un grande, indimenticabile concerto, quello offerto da Uèffilo il 18 novembre, lo stesso andato in onda su Rai 1 in occasione del premio Giornalistico Amalfi Coast Media Award in un contesto forse ancor più suggestivo.

“Teatralità, fantasia, originalità, alchimia…” questi i vissuti condivisi “Spassiunatamente” a strettissimo contatto con il pubblico, tanto da rendere inutile l’uscita (guadagnata a difficoltà, a onor del vero, perché si era davvero in tanti) e proporre a fine concerto ben due “bis” tra cui il mitico “Dove sta Zazà” di Gabriella Ferri. E sulle note di “Malinconico Autunno”, “Esta’” (nun voglio fa niente), “Era di maggio”, “O’ guappo ‘nnamurato”, e “Dicitincello peppe servillo marco losaviovuje” la serata ancor prima di consumarsi ha lasciato strascichi di nostalgia. Tra gli aneddoti di Servillo l’incontro con Sofia Loren e ricordi evocati da classici intramontabili di Carosone, Murolo, Bovio e dello stesso Taranto, storici interpreti di napoletanità. In questa atmosfera struggente, nell’intento di catturare l’effimera emozione di una serata indimenticabile, cantante e musicisti sono stati presi d’assalto per autografi e foto ricordo.  

Spenti i riflettori su Peppe Servillo e i Solis String Quartet tra le acclamazioni dei fan, Uèffilo apre le porte venerdì sera, 23 novembre, a Kelly Joyce e Nicola Conte.

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