MASTROVITO E FERROVIE: “È BEN CHIARO CHI CI PERDERÁ”
Fonte Facebook.
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“Cari amici,
oggi il Consiglio comunale è chiamato ad esprimere l’indirizzo di realizzare lo scavalcamento della ferrovia in corrispondenza del passaggio a livello di via Dante Alighieri attraverso un impianto di ascensori, da realizzarsi con una quota parte dei famosi 6.000.000 € stanziati nel 2007 dalla Regione per la Riqualificazione dell’attraversamento del fascio ferroviario.
La delibera in questione è, evidentemente, propedeutica alla definizione della controversia in essere con Rete Ferroviaria Italiana (RFI) circa il mancato adempimento della convenzione con la quale, nel 2004, il comune di Gioia del Colle s’impegnava a chiudere i passaggi a livello.
Non entrerò nel merito delle valutazioni politiche sulla chiusura del PL. E’ nota la posizione di ferma contrarietà che ho tenuto per tanti anni, com’è noto il mio impegno affinché la chiusura non si realizzasse. E’ noto, altresì, che da tempo mi ero reso conto che, per gli impegni presi dall’Amministrazione comunale negli anni 2001-2004, e per l’incapacità di gestire la questione da parte delle amministrazioni successive (compresa quella di cui ho fatto parte negli anni 2008-2001), l’epilogo non poteva che essere questo. Richiamo in proposito la nota con la quale, il 6 aprile 2011, esternavo questo convincimento (http://www.gioianet.it/politica/2670-necessaria-la-chiusura-del-passaggio-a-livello.html).
Né entrerò in polemica con quanti in passato hanno sostenuto, talvolta strumentalmente, la tesi dell’apertura a tutti i costi del PL, ed oggi, dalla stessa o dall’altra parte politica, si ritrovano a dover sostenere una tesi diversa.
Semmai la polemica dovrei rivolgerla nei confronti di me stesso, per non essere stato capace di raggiungere, con l’Amministrazione precedente, una transazione con le Ferrovie che prevedesse il mantenimento del PL aperto, transazione che era sembrata, in un momento, ad un passo dall’essere raggiunta. Ma su questo non sono mancate le mie esternazioni in passato, e ripetermi sarebbe noioso.
Vorrei piuttosto ricordare che l’idea dello scavalcamento del PL con gli ascensori, già prevista nel 2007, era stata superata con l’approvazione del progetto preliminare degli interventi di riqualificazione dell’area (delibera di Consiglio comunale 67 del 18/12/2008), interventi fra i quali era compresa la riqualificazione con allargamento di Via Scippitelli, intervento sul quale fu poi posto un sostanziale veto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, a seguito del quale la stessa funzione fu attribuita alla nuova viabilità periurbana (intervento “B”), che oggi si intende sostituire con gli ascensori su via Dante. Quell’approvazione del 2008 vide l’unanime condivisione del Consiglio, eccezion fatta per l’attuale sindaco Povia, anche se, in seguito, le posizioni politiche dell’opposizione mutarono.
Così come vorrei ricordare che, nell’ipotesi di accettazione della chiusura del PL, chi ci guadagnerà, anche economicamente, è RFI, che non sosterrà le spese per la riqualificazione del ponte di via Giovanni XXIII, pur previste nella stessa convenzione che prevedeva la chiusura dei PL. Di contro, è ben chiaro chi ci perderà.
Ma quel che mi preme maggiormente sottolineare è la ricaduta di questa decisione sulla collettività.
Ritengo che l’approvazione della Delibera di Consiglio comunale (così come letta dai manifesti di convocazione) comporterà per l’Amministrazione l’assunzione di spese (spese di indagini e progettazioni, risarcimento all’impresa aggiudicataria dell’appalto dell’intervento B, spese di gara, eventuali insorgendi contenziosi) che non potranno essere comprese nel quadro economico, e pertanto dovranno essere pagate con fondi comunali.
L’Amministrazione comunale decida liberamente su cosa è meglio per la città (i problemi sono gli stessi in tutti i comuni, con posizioni pro e contro, vedi ad esempio questo recente articolo http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2012/09/30/news/l-ascensore-funziona-dopo-6-anni-di-lavori-e-400mila-euro-spesi-1.5776577), ma dica anche chiaramente ai cittadini quali saranno i costi da sostenere ed in che modo si farà fronte”.
Mauro Mastrovito