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PRIMI SETTE MESI GIUNTA POVIA, INUTILE CONFERENZA-video

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Quella tenutasi conferenza-sindaco-inizioieri, all’una circa, presso l’Aula Consigliare, è stata una conferenza stampa inutile, che il sindaco poteva anche risparmiarci. Nel comunicato stampa pervenuto in Redazione si sosteneva che la stessa era stata indetta per “relazionare sull’attività dei primi sette mesi di amministrazione. E che “al report di fine anno seguirà il rituale scambio degli auguri per Natale e l’anno nuovo“.

Ebbene, la relazione di sette mesi di attività si è limitata ai soliti argomenti, triti e ritriti, che i gioiesi avranno sicuramente imparato a memoria, il solito disco rotto, ormai incantato sulla necessità di sbloccare le Zone F, a prescindere dalle norme, che sull’utilizzo delle stesse bisogna essere al passo con i tempi e tenere conto solo dei risultati ottenuti; sulla urgenza di aumentare l’IMU, per far fronte al buco di bilancio lasciato non si sa bene da chi, se dall’Amministrazione Longo o dalla gestione del Commissario D’Abbicco, sui debiti con la Spes, sulla piscina “che comunque riprenderà a funzionare”; sulla opportunità che si guardi avanti e non al passato; sulla richiesta agli organi di informazione di scrivere su ciò che di buono si è fatto e di non stare sempre a criticare; sul nostro sito web (non ha fatto il nome ma era evidente il riferimento), e agli interventi dei soliti anonimi, che utilizzano dei nickname perconferenza-stampa-sindaco-e-giunta lanciare accuse assurde, perché “non hanno le competenze necessarie, né tanto meno il coraggio, a differenza degli amministratori, di metterci la faccia”; a tutti quei “ex consiglieri di forze politiche di minoranza” (di cui però pur sollecitato più volte dal sottoscritto non ha voluto fare i nomi), che oggi ostacolano a vario titolo e con modalità diverse il loro operato, mentre ieri “sbavavano per entrare a far parte della sua Giunta”; all’ex consigliere “in divisa che non capisce (eufemismo) nulla di politica e di amministrazione, che si fa scrivere da altri ciò che fa pubblicare”. E così via.

Un monologo che ha lasciato poco spazio ai suoi assessori, De Giorgi, Donvito, Masi, Ventaglini (assente la Taranto), che si sono limitati ad un mero quanto brevissimo elenco di attività svolte con frase augurale finale. Interventi in cui l’assessore allo sport ha tirato in ballo, pur non essendo presente, il comportamento anomalo assunto dal consigliere Donato Lucilla in merito al consiglio dei genitori dell’asilo nido, e sulla sua richiesta di un non meglio precisato permesso. Nel suo mirino anche Vittorio Giannico, le associazioni, gli operatori turistici e i cittadini, rei di non aver risposto al suo appello di mettere a disposizione del Giannico una dimora, anche pagandola.

Sul futuro dell’ospedale, dei passaggi a livello, dell’occupazione ormai ai minimi storici, sulla Coop e su come intende operare per risolvere le numerose beghe legali, sui parcheggi a pagamento, sulla cartella fiscale unica e di quanto ci costerà, e su tanti altri problemi che assillano la città, nessun accenno se non sulla necessità, se si vuole salvare la gazebo-spocizia2SPES, di incrementare la popolazione gioiese oltre i 30 mila abitanti, come stabilito dalla legge. “Su questo stiamo lavorando, anche con contatti con le realtà limitrofe”.

Come novità, è allo studio la possibilità di utilizzare il complesso turistico costruito in prossimità di Monte Sannace dalla ditta Gallo, attualmente sotto sequestro, come Parco Cittadino. Altra novità in cantiere quella di indire un “concorso di idee per modificare l’attuale struttura di Piazza Plebiscito”, perché ci si è resi conto che, soprattutto d’estate, “i cittadini hanno bisogno di zone in cui sostare, eliminando i gazebo”.

In merito all’IMU e alla necessità di incrementare al massimo le aliquote, considerando che il suo gettito con le aliquote di acconto era già spropositato (nelle casse comunali entrerà il 75% dell’intera tassazione 2012) rispetto all’anno scorso, quando era in vigore l’ICI, in cui l’abitazione principale era esentata dal pagamento e le rendite catastali non erano incrementate del 60%, c’è stato un lungo scambio di vedute con il sottoscritto che contestava la sua affermazione “non sapevamo e non sappiamo di quanto sarà il gettito, ammesso che tutti abbiano pagato”. Una affermazione, la sua, che smentiva di fatto i conferenza-sindacodati stilati e riportati dall’Ufficio Finanziario, inseriti nel bilancio approvato a novembre, che aveva previsto un incremento di oltre 3 milioni di euro rispetto alla prima rata pagata a giugno, con un incremento, a mio avviso, di oltre il 140% rispetto alle entrate del 2011. Maggiori entrate che avrebbero dovuto spingere i nostri amministratori ad evitare ulteriori aumenti. La sua risposta finale è stata quella di “documentarmi meglio”, come se non lo fossi già abbastanza, e i documenti ufficiali sono lì a testimoniarlo.

Per dirimere la “contesa” è intervenuto Franco Ventaglini, il quale ha assicurato che il surplus “sarà distribuito sottoforma di incrementi dei servizi rivolti alla cittadinanza”.

Un incontro che non ha aggiunto nulla a quello che già si sapeva, conclusosi dopo oltre un’ora senza neanche quel “rituale scambio degli auguri per Natale e l’anno nuovo” promesso, non con il sottoscritto, Ventaglini a parte. Ma forse è meglio così, se non si ha voglia di farlo.

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