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Cronaca

ANCHE IN PUGLIA PIOGGIA FRAMMENTI METALLO DAL CIELO

satellite-goce

satellite in caduta libera Ancora pericoli dal cielo, questa volta non asteroidi o comete, ma… pezzi di metallo del peso di circa 90 kg l’uno. Questo l’allerta diramato dalla Protezione civile all’indomani della notizia che “Goce” – satellite dell’Agenzia spaziale europea (Esa), pesante più di una tonnellata e in orbita intorno alla terra dal 2009 – è in caduta libera perché senza più combustibile. Tra domani e lunedì il satellite precipiterà sulla terra e a circa 80 km di distanza finirà in pezzi: quattro quinti di esso bruceranno a causa del calore prodotto dall’attrito con l’atmosfera, un quinto cadrà sotto forma di frammenti.

Mentre sono ancora in corso di elaborazione gli aggiornamenti sulle traiettorie dei frammenti da parte dell’Asi, le finestre di interesse per l’Italia sono, al momento due: dalle 19.44 alle 20.24 di domenica 10 novembre per i territori di Valle D’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna e dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre per Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia (aggiornamento ASA delle 11.15 di domenica 10/11/2013).

I frammenti più grandi potranno avere le dimensioni di un motore di auto e pesare circa 90 kg. Le possibilità di essere colpiti da un frammento, secondo gli astronomi, sono inoltre bassissime. “Ciò che rimsatellite in caduta liberaane – spiega professor Heiner Klinkrad dell’ESA – raggiungerà il suolo, ma con una velocità molto ridotta. La velocità tipica all’impatto è tra i 200 e i 300 chilometri orari, la stessa che si può raggiungere sulle autostrade tedesche con una buona macchina”.

L’impossibilità di sapere dove e quando cadranno i frammenti si deve al grande numero di fattori che continuamente modificano l’orientamento del satellite, come l’influenza dell’attività solare e dell’attività geomagnetica. Lanciato nel 2009, Goce (Gravity Field and steady-state Ocean Circulation Explorer) e’ stato il primo satellite a fornire la mappa del campo gravitazionale della Terra. Lungo 5,3 metri e pesante una tonnellata, per la sua forma aerodinamica è considerato la ‘Ferrari dello spazio’. La sua corsa è finita il 21 ottobre scorso, quando il suo motore a ioni si è fermato.

Dalle proiezioni l’Italia risulta essere sulla traiettoria, per cui “pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione qualora si trovi, nel corso degli intervalli temporali di interesse psatellite in caduta liberaer l’Italia, nei territori potenzialmente esposti all’impatto: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi)”.

Secondo la Protezione civile, in ogni caso, “non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi”.

 

 

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