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IMPRESA COSTRUZIONI CHIEDE DANNI PER MILIONI DI EURO

lottizzazione palmentullo richiesta danni

lottizzazione palmentullo richiesta danni Ennesima bega legale a carattere edilizio a carico dell’Amministrazione Comunale. A promuoverla questa volta è la Società P&P Costruzioni s.r.l. di Antonio Posa, subentrata alla originaria IBIS Immobiliare, che “cita il Comune di Gioia del Colle, in persona del sindaco pro-tempore, a comparire dinanzi all’On.le Tribunale di Bari, in persona del Giudice Unico designato, all’udienza del 2 gennaio 2015, ore 9.00”.

Una citazione, sottoscritta e notificata in data 24 luglio 2014, ma resa pubblica solo in questi giorni, con cui la società in oggetto chiede al Sindaco di Gioia del Colle, per tramite dei suoi legali, avvocati Saverio Profeta ed Emanuele Bufano di Bari,un risarcimento milionario “per aver venduto un suolo edificabile secondo un Piano di Lottizzazione rivelatosi irrealizzabile e per non aver rappresentato in sede di vendita la difformità dello stato dei luoghi, colpevolmente modificati, nella parte posta al confine tra il suolo venduto alla P&P Costruzioni S.r.l. e la Piscina Comunale, con la relativa viabilità di accesso, rispetto a quanto riportato nel suddetto strumento esecutivo da esso stesso precedentemevista-aerea-palmentullonte approvato con delibera di consiglio comunale n. 37 del 17.9.2001”.

Eccezioni che hanno spinto i legali nel chiedere al Giudice la risoluzione contrattuale per inadempimento del Comune e la restituzione, da parte della pubblica amministrazione, della somma versata per l’acquisto del suolo, pari a 3.610.000 euro, oltre ad una lunga lista di risarcimenti danni procurati, interessi e restituzioni varie.

Un atto di citazione contro cui l’Ente comunale, con propria Delibera di Giunta n.193 del 30.10.2014, ha deciso di costituirsi nel giudizio innanzi il Tribunale di Bari, affidando la difesa e la rappresentanza dell’Ente all’avv. Francesco Leo, destinando all’uopo la presumibile spesa di €. 3.000,00.

Spese ovviamente a carico della collettività, che non ha colpa alcuna, per una vicenda risalente alla fine del 2006, anno in cui l’Amministrazione dell’epoca decise, con deliberazione di C.C. n. 68lottizzazione palmentullo richiesta danni del 21.12.2006, di alienare quei suoli (ex proprietà II.PP.A.B.) siti in località Palmentullo, in Zona C1, ceduti come edificatori per l’intera volumetria prevista e facenti parte di un Piano di lottizzazione approvato nel 2001. Il prezzo a base d’asta, inserito nel bando di gara pubblicato nel 2007, fu stabilito in € 2.587.723,00.

Ci si chiede, e chiediamo, se quei suoli erano stati considerati fin dall’inizio edificabili per l’intera cubatura prevista, perché procedere alla realizzazione di un ulteriore ed attiguo progetto, quello inerente la costruzione della piscina comunale, che avrebbe modificato lo status iniziale di una lottizzazione già definita, precedentemente venduta ad una impresa costruttrice?

Una dimenticanza, una errata valutazione o una mancata comunicazione tra i responsabili comunali del settore Urbanistico e dei Lavori Pubblici sulle opere in essere o da realizzare?

E questa costituzione in giudizio dell’Ente comunale quante probabilità di successo garantirà alla collettività? E’ da considerare una spesa che porterà ad un sicuro beneficio oppure è il solito “atto dovuto” per prendere e perdere tempo in attesa magari di una nuova transazione ma sempre a spese di tutti i cittadini?

 

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