ANCHE BAGNANTI GIOIESI COLPITI DA ALGA KILLER
E’ giunta in redazione la segnalazione da parte di alcuni bagnanti gioiesi in vacanza nel leccese e Torre Canne della presenza di un’alga tossica che ha causato riniti, laringiti, bronchiti, congiuntivi e febbre.
“Avevo sentito parlare degli effetti dell’alga tossica, ma mai avrei immaginato che il mio bambino ne sarebbe stato vittima! – afferma G. G. – Siamo a Torre Canne da una settimana, e siamo dovuti correre dalla Guardia medica. Il bambino aveva la febbre altissima e una brutta tosse, ed in piena estate con il caldo di questi giorni non ce lo spiegavamo. Poi ci è stato detto che poteva essere una intossicazione causata dall’alga tossica, eppure nel mare non c’erano alghe!”
L’Ostreopsis ovata– originaria dei mari tropicali – non è un’alga visibile ad occhio nudo, predilige i fondali rocciosi ed è stata rilevata in quantità elevate nei ricci di mare che si nutrono solitamente di alghe.
Difendersi dal malefico “aerosol” è purtroppo impossibile se non rinunciando ad avvicinarsi alla spiaggia e al mare, soprattutto se ci sono mareggiate o vento.
Per l’Arpa “la fase di emergenza è prevista a partire da densità superiori a 30.000 cellule/litro” e questo valore, stando alle rilevazioni, è stato superato e di tanto in diverse località: porto Badisco, in provincia di Lecce, a Forcatella, lungo la costa brindisina, Punta Macolone a Ugento, sui fondali di lido Lucciola, nei pressi dell’hotel Riva del Sole nel barese, nello specchio d’acqua di fronte al faro di Torre Canne in provincia di Brindisi, al lido San Vincenzo sempre nel brindisino e al lido Trullo di Bari. (Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/06/puglia-alga-tossica-in-adriatico-e-ionio-arpa-e-pericoloso-respirarla/1940150/)
Gli effetti non sono causati dal contatto, ma dall’inalazione che causa sintomi parainfluenzali fortunatamente risolvibili in un paio di giorni. Quindi occorre fare attenzione ma senza troppo allarmarsi, a meno che i sintomi si protraggano per più di due giorni.