ELEZIONI COMUNALI. GLI ULTIMI BOTTI PER ALZARE IL PREZZO
Continua la surreale moltiplicazione dei… sindaci, perlomeno sui media e tramite fughe di notizie da verificare.
Da ultime voci circolanti nella coalizione che sostiene Federico Antonicelli, l’ex consigliere Vito Falcone, da diverse legislature presente in Consiglio con (o contro) a seconda dell’estro del momento, i vari sindaci succedutisi, si sarebbe staccato per correre verso gli scranni sindacali in solitaria, con l’appoggio di Pippo Tisci e Pippo Colapinto. Già, quel Pippo Colapinto che in questo caso andrebbe contro il suo amico Giuseppe Lenin Masi, cosa pressoché inverosimile.
Sui motivi le ipotesi sono varie: dal veto del Partito democratico alla candidatura di Falcone ad altre più fantasiose congetture che vedono coinvolto anche l’ex sindaco di Acquaviva Franco Pistilli, parente del Falcone, che però sollecitato via Facebook, non risponde. Che sia lui il fautore di questo ulteriore polverone mediatico?
I diretti interessati, non rispondono. E’ notizia, infine, dell’ultima ora la costituzione di una nuova lista, tanto per cambiare, dal nome “Nuova Gioia” che candiderebbe a sindaco una dama bianca, una ai più poco conosciuta avv. Curci.
La sensazione? È che con questi polveroni si voglia alzare la posta in palio per ottenere qualche “profitto” in più o per tentare l’assalto alla diligenza e riempire il Consiglio comunale di soli aspiranti candidati sindaci, ma i numeri del quorum potrebbero deludere e fortemente, anche perché i fautori del voto disgiunto sono in agguato, e l’unica chance per portare a segno questo obiettivo, è cooptare i fedelissimi.
E non è detto che qualche out-sider, di quelli messi solo come riempitivi di lista o portavoti, non riesca a scalare la vetta e sgambettare anche i più quotati. E’ già successo.
Quel che però lascia perplessi in molti, è la motivazione che spinge tanti politici ed ex a voler a tutti i costi, costi quel che costi e con tutti i mezzi e le alleanze (o “scompagnamenti”) a disposizione, entrare in Consiglio.
Quali poteri possiede un consigliere? Oltre ad esprimere un voto (si spera) con coerenza, perché tanta abnegazione nel volersi porre al servizio della città? Abbiamo visto disgregarsi sotto i cingoli del protagonismo e degli interessi personali un partito come il Pd, ed altri mettersi proni, rinunciando a correre con il proprio simbolo, pur di “esserci” ed appoggiare il candidato di lista di turno, oltre a scontate transumanze dai pascoli di destra a quelli di manca e viceversa. Anche tra i giovani.
Cos’altro ci toccherà “vedere, sentire e leggere” fino alla chiusura di questa schizofrenica corsa al Palazzo?