REPORTAGE DI UNA VISITA INDIMENTICABILE A BERLINO

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Berlino è piaciuta molto anche ai ragazzi, nonostante il freddo, perché è una delle capitali più belle, elettrizzanti, vivaci e culturalmente aperte d’Europa. E’ una città molto estesa con circa 3 milioni di abitanti e 12 quartieri, tutti ben organizzati, come se fossero tutti indipendenti gli uni dagli altri (ognuno con la sua gestione politica e amministrativa). Non c’è traffico perché una moderna rete ferroviaria (surface-trains e underground) serve l’intera città. Ha oltre 750 anni di storia, ma non è una matrona placidamente assisa sui suoi allori. I pochi monumenti superstiti stanno gomito a gomito con splendide realizzazioni di architettura moderna”.
“Berlino ha la capacità di armonizzare il tutto per far capire che la storia va avanti, niente del passato va perduto, ma valorizzato, tutto deve andare avanti! Splendido il moderno cupolone del Reichstag (Parlamento), il Brandenburger Tor (la porta di Berlino), monumento simbolo di Berlino. Eccezionale Potsdammer Platz – Sony Center con una moderna costruzione a fungo. Il suicidio di Hitler nel bunker di Potsdamer Platz sancì ufficialmente il crollo del regime e 2 giorni dopo, il 2 maggio 1945, la città fu occupata dalle truppe sovietiche”.
“Commoventi i quartieri ebraici o i pezzi di MURO che recano lastre con nomi di vittime o i bellissimi murales e i messaggi dei visitatori. Berlino da spazio alla creatività dei giovani, permette loro di esprimersi artisticamente senza porre regole o freni e ancor di più valorizza i giovani con un titolo di studio. E’ stata la confessione di un ricercatore leccese, laureato in filosofia, che sedeva accanto a me in aereo e la testimonianza di alcuni italiani residenti a Berlino con cui ho avuto modo di parlare. La parte che subisce vistose trasformazioni è Berlino est, che sta ovviamente oscurando Berlino ovest.
Bello il Pergamon Museum, i due parchi con lo zoo al centro della città. I ragazzi hanno visitato tutto con interesse e sono tornati molto soddisfatti. Ora è lì un altro gruppo. Spero che al loro rientro le notizie siano altrettanto positive, nonostante abbiano problemi col terrorismo, il freddo e la pioggia”.
Beatrice Masci