PD: “INIZIAMO A COSTRUIRE IL CANTIERE DELL’ALTERNATIVA”
Paolo Covella comunica che martedì 12 luglio, alle ore 19.00, nel Circolo PD di Piazza Cesare Battisti, il segretario Enzo Cuscito illustrerà i contenuti del Documento Programmatico “Costruire il cantiere dell’Alternativa”. Riflessioni e proposte offerte dal PD di Gioia alle forze politiche, sociali, culturali ed associative della Città. Un documento approvato all’unanimità dal Coordinamento PD dell’8.7.2011.
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La vittoria della destra alle elezioni comunali del 2008, ha consegnato la nostra città nelle mani di una classe politica non adeguata alle esigenze di sviluppo della comunità.
La scarsa esperienza e la bassa qualità di governo di questa maggioranza, aggravata da una tendenza all’accaparramento del potere e del sottogoverno, costituiscono un’ipoteca sul futuro di Gioia.
Le varie emergenze cittadine (Spes, Bilancio, Ferrovie, Parcheggi, Cimitero, servizi quali il fotovoltaico, i parcheggi ecc.) sulle quali l’opposizione sta esercitando notevoli pressioni in consiglio e nella città, restano accantonate. Diventa perciò necessario aprire la discussione tra tutte le forze interessate al cambiamento che, pur nel rispetto della propria autonomia, sono disponibili ad aprire un Cantiere per l’alternativa, in grado di sconfiggere la Giunta di centro destra attualmente alla guida della città.
- Il quadro generale
La situazione politica del Paese conferma, anche all’indomani del voto amministrativo, un marcato declino della destra e un’evidente ripresa delle forze di centrosinistra. A ciò occorre aggiungere sia la sostanziale tenuta della giunta Vendola alla testa della Regione Puglia, sia la progressiva crisi politica del centrodestra alla Provincia di Bari. Tutto questo, crea situazioni di contesto favorevoli per poter rimotivare le forze politiche interessate a mandare a casa l’attuale giunta, in quanto il quadro politico generale, consente anche a Gioia la possibilità di una ulteriore espansione di consensi a favore del centrosinistra.
- Lo scenario locale
Nonostante ciò, appare evidente a tutti che gran parte delle forze politiche a Gioia ristagnano nell’inadeguatezza e nell’individualismo.
Ciò rende più difficile il rapporto tra cittadini e politica e può favorire il fenomeno delle liste civiche le quali spesso nascono con l’intenzione di avvicinare la società alla politica e finiscono per restare intrappolati nei meccanismi di potere.
Tuttavia, attorno ai partiti così come li conosciamo, si agitano nuovi fermenti che debbono essere ascoltati, intercettati e valorizzati in un quadro unitario capace di orientarli a favore delle forze del centrosinistra, per favorire l’alternativa nella città e nelle istituzioni.
Perciò va costruito un percorso unitario con un occhio privilegiato verso il mondo dell’associazionismo e dei movimenti laici e religiosi.
- Come si è mosso il PD
Il Pd ha contribuito in maniera determinante a costruire il Coordinamento delle opposizioni (ottobre 2010) che, sin dall’inizio, ha deciso di procedere per tre fasi:
1) la ricerca di un’azione comune basata sul reciproco ascolto e sull’intensificazione del lavoro in aula consiliare;
2) l’apertura del dialogo con le forze politiche non presenti in consiglio;
3) l’avvio di una iniziativa rivolta al vasto “arcipelago” dell’associazionismo da coinvolgere nelle scelte politiche dell’opposizione e nella formulazione di un programma di governo della città.
La prima parte del percorso è stata in parte realizzata.
La seconda, deve avviarsi con la discussione del presente documento.
La terza, va costruita con impegno, coinvolgendo tutte le forze desiderose di proporsi come alternativa al governo locale di centrodestra.
- I tre stadi del progetto
Tre ci sembrano i presupposti sui quali incardinare la strategia politica ed elettorale dei prossimi mesi:
1) il programma (Cosa fare);
2) le alleanze (Con chi farlo);
3) le candidature (Quale candidato sindaco).
- Il programma
Esso deve essere un mezzo per proporre, studiare, approfondire un’idea nuova di sviluppo della città sulla base della più ampia partecipazione possibile. Ma allo stesso tempo, deve rappresentare un fine, in quanto rappresenta il banco di prova per l’affermazione di una nuova classe di governo.
Perciò il programma deve essere chiaro, sintetico, concreto ed intelligibile.
- Le alleanze
Tutte le forze disponibili al confronto, debbono favorire un tavolo negoziale aperto al più ampio ventaglio delle forze interessate a sconfiggere la destra, che non potrà nel modo più assoluto accettare veti e contrapposizioni che possano indebolire il progetto unitario. Il confronto dovrà essere svolto sui programmi e deve essere scevro da ideologismi e pregiudizi.
- Le candidature
Tutti avvertono l’esigenza di rinnovare, svecchiare la classe politica, promuovere la differenza di genere e migliorare il rapporto tra cittadini ed istituzioni. E’ interesse di tutti favorire questo processo che, se contrastato, porta all’impoverimento della politica e della stessa democrazia. Ma una classe dirigente deve avere la possibilità di crescere, di formarsi e di affermarsi visibilmente sul territorio con grande anticipo rispetto all’esame elettorale. I candidati si possono individuare in tanti modi diversi: ma occorre evitare scelte affrettate e veti che possano indebolire la spinta unitaria della coalizione. Pertanto è necessario avviare da subito un lavoro nella città, affinché sulla base dell’effettiva partecipazione alla vita politica nei partiti e nella società, si generi un moto d’interesse verso la politica e verso le istituzioni che veda la partecipazione diretta delle varie personalità in base alla quale individuare una serie di disponibilità che si dovranno impegnare nelle iniziative politiche, nelle istituzioni e nella città. I criteri d’individuazione, debbono tuttavia tenere presente alcune esigenze fondamentali quali:
– la preparazione e la competenza;
– l’assenza di interessi di natura professionale e patrimoniale;
– la passione civica e l’apertura al dialogo;
– l’attitudine alla trasparenza e alla collegialità;
– la solidarietà con le forze che lo hanno designato e la responsabilità verso la città e i cittadini.
Il ricorso alle primarie, in caso di più candidature, potrà essere deciso da tutte le componenti dell’alleanza, allo scopo di meglio valorizzare sensibilità e differenze dei protagonisti che decideranno di scendere in campo.
- Conclusioni
Una volta trovata l’intesa sulla metodologia, occorrerà concordare il percorso necessario per la costruzione del programma, avvalendosi di esperti e di personalità di governo che aiutino il Cantiere a rifuggire dal genericismo e dalla improvvisazione.
Dalla responsabilità di ciascuna forza politica, dipenderà l’esito di un percorso che, per quanto complesso, non può essere temuto o disatteso dalle forze che intendono sinceramente promuovere il bene comune della città.