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FESTA PD: CHIUDE CON LAVORO, MUSICA E CONSENSI

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festa-pd-chiusura-interventTelefonata a sorpresa durante il dibattito sul caporalato e il lavoro irregolare nei campi delle terre pugliese di un immigrato che nel mese di luglio scorso partecipò alla rivolta di Nardò. Il caso che fece riflettere tutti sull’esigenza di una legge contro il caporalato.

Il magrebino spiega le sue ragioni, si fa portavoce dei suoi amici che come lui lavorano le terre a basso costo, senza orari, senza diritti. “20/30euro al giorno, poco cibo, scarse condizioni igieniche. Eravamo trattati come schiavi. Tolti i soldi del trasporto ci restava poco. Loro si arricchivano su di noi. Si sono costruite le ville. Noi ci siamo ribellati”.

festa-pd-chiusura-standTra gli ospiti la Senatrice del PD Colomba Mongiello, foggiana e prima firmataria del disegno di legge sul caporalato, la quale sottolinea due problemi sul tema: il primo l’impiego degli immigrati (donne incluse, spesso clandestini), il secondo una questione non solo legata al Sud ma a molte delle campagne italiane (es. Emilia Romagna). Quindi un problema nazionale.

Il fenomeno del caporalato è difficile e multidisciplinare, per così dire, poiché spesso si collegano altri ranghi della criminalità come la mafia e la prostituzione. Assente al dibattito l’Ass. regionale al Welfare Elena Gentile, quindi manca la voce della Regione Puglia chiamata in causa più volte nel dibattito, citando la Legge n.28/2006, che disciplina le attività di contrasto al lavoro non regolare, incluso il caporalato.

Dalla-Cgil-guerra-al-caporalato-in-agricolturaAd esprimere le positività della legge e del lavoro della Giunta regionale guidata dal governatore pugliese Nichi Vendola, soprattutto del lavoro svolto da Elena Gentile, Vito Micunco – responsabile della pastorale sociale del lavoro dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto – mentre Peppino De Leonardis (Segretario Regionale FLAI CGIL Puglia) sostiene che il caporalato in Puglia ha trovato terreno fertile in mancanza di una legislazione e di strumenti che erano stati pensati (data base per l’elenco della domanda offerta, le liste di prenotazione) ma non attuati. Il suo intervento ribadisce più volte la necessità di misure repressive e punitive a quanti incorrono nel reato (che non è ancora reato) del caporalato e di quanti non rispettano le norme contrattuali.

blasisergioInterviene a seguire Sergio Blasi, Segretario Regionale del Pd Puglia, in risposta al problema posto dal dibattito della serata “Immigrati e caporalato”, un problema – ricorda Blasi – di cui per molto tempo il Pd non se n’è occupato e l’ha cominciato a fare seriamente, inserendo il tema del progetto nazionale del partito, dopo un intervento del Segretario Nazionale Luigi Bersani.

“Il tema del lavoro è centrale – incalza il segretario – dobbiamo capire i tempi attuali, superare gli aspetti legati al lavoro che sono anche più peggiori di quelli che abbiamo sconfitto nel secolo scorso.” Non manca, infine, una considerazione del lavoro a livello nazionale: “Non si possono tagliare i diritti e le tutele, lo smantellamento dello Stato sociale – sostiene Blasi – inneggiare alla festa-pd-chiusura-pubblicoflessibilità pensando di uscire così dalla crisi che stiamo vivendo. Dobbiamo dire no e dobbiamo farlo con forza”.

Tutti d’accordo, compreso il Segretario regionale del Pd, che il caporalato è un problema che non riguarda solo gli immigrati (loro certamente sono il punto debole del grande tema che è lo sfruttamento dei lavoratori e l’irregolarità del lavoro) ma la condizione dei lavoratori pugliesi.

La Mongiello ricorda che il caporalato non vive solo nell’agricoltura ma anche nel settore edilizio. Cosa serve, quindi? Una legislazione puntuale innanzitutto, con misure centrate non solo sul caporale (colui da festa-pf-chiusura-lavarra-cpunire) ma anche sulle imprese agricole che se ne servono; strumenti per garantire agevolazioni alle imprese agricole che rispettano le garanzie contrattuali per i lavoratori (poiché il lavoro nero è assai diffuso nel lavoro delle campagne); liste di prenotazione regionali, con controllo periodico delle stesse; innovazione nelle forme organizzative del lavoro agricolo che si mostra ancora destrutturato e di piccole dimensioni; collaborazione con più soggetti (sindacati, Inps, ecc.). Tutto questo è nell’agenda di lavoro del Pd che vuole affrontare i temi della globalizzazione dei diritti.

La Festa Regionale Democratica dell’Agricoltura si conclude così, con il tema del lavoro e le prospettive future. Salutano i cittadini Enzo Cfesta-democratica-ppuscito (Segretario Pd Gioia del Colle) ed Enzo Lavarra (Responsabile Forum Nazionale Agricoltura Pd), quest’ultimo è entusiasta del lavoro organizzativo e collettivo del circolo gioiese e richiama la cittadinanza a rivalutare la politica ridando fiducia a quanti lavorano volontariamente per il bene della città, anche organizzando momenti come quelli della Festa democratica, e che sentono di prendersi cura della comunità. “Non vi deluderemo!”, conclude.

(Ufficio Comunicazione Pd – Gioia del Colle (BA) – E-mail pdgioia@libero.it)

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