ZEITGEIST SVELA LE VICENDE “OSCURATE” DEL MONDO
Zeitgeist, un web film non-profit prodotto nel 2007 da Peter Joseph, è stato proiettato nella data non occasionale dell’11 se
ttembre presso la sede del Circolo Arci Lebowski. A promuovere la visione dell’avvincente documentario è Marica Belgiorno, in qualità di responsabile cineforum dello stesso circolo.
Diviso in tre capitoli, Zeitgeist si pone lo scopo di divulgare informazioni deliberatamente occultate dalle istituzioni al fine di esercitare un costante e serrato controllo sulle masse.
Il primo consiste in una rilettura della Bibbia in chiave astronomica, tesa a dimostrare che il culto di Cristo coincide in realtà con l’adorazione del Sole, l’elemento più venerato di tutti i tempi a partire dal 10.000 a.C. Secondo quanto asserito nel documentario, la collocazione della nascita di Cristo al 25 dicembre “ha un’origine del tutto astrologica”: la stella dell’est più luminosa del cielo, Sirius, si allinea il 24 dicembre con le tre stelle più brillanti della cintura di Orione, dette I Tre Re.
In questo modo, il 25 dicembre risultano tutte e quattro allineate nella direzione in cui sorge il Sole, “ed è per questo che si dice che i Tre Re seguono la stella dell’est, affinché trovino l’alba, la nascita del Sole”. Dal solstizio d’estate al solstizio d’inverno, inoltre, i giorni si fanno sempre più corti, simboleggiando la morte del Sole, che si realizza completamente il 22 dicembre, data in cui esso raggiunge il punto più basso nel cielo. Il Sole smette di muoversi percettibilmente per tre giorni, rimanendo in prossimità della costellazione Crux, la Croce del Sud, per tornare a muoversi verso nord il 25 dicembre, “facendo presagire giorni più lunghi, calore e primavera”, quindi salvezza. Ecco che Gesù condivide con diverse altre divinità legate al culto del Sole, come il Dio egizio Horus, questa idea di crocifissione, morte per tre giorni e rinascita.
In Zeitgeist si denuncia l’assenza di documenti storici che provino la reale esistenza di Gesù, facendo pensare alla religione cristiana come a una “parodia del culto del Sole”. Gesù “era la divinità Sole della setta gnostica-cristiana, […] una figura mitologica.
È stato l’establishment politico che ha cercato di storicizzare la figura di Gesù per funzioni di controllo sociale. […] La cristianità, assieme agli altri sistemi religiosi deistici, sono la frode di quest’era”, insinua Zeitgeist, poiché “terribili crimini possono essere giustificati nel nome di uno scopo divino […]. Il mito religioso è l’arma più potente che sia mai stata creata”, è la conclusione amara sostenuta nel documentario.
Il secondo capitolo si apre sulle immagini degli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, riguardo ai quali diversi interrogativi sono ancora senza risposta.
Come è possibile che 19 terroristi diretti da Osama Bin Laden abbiano dirottato quattro aerei commerciali riuscendo ad evadere il sofisticato sistema di difesa aereo nazionale NORAD e a colpire il 75% dei loro obiettivi? Basti pensare che nel 2000 il NORAD ha intercettato 67 voli dirottati, con il 100% di successi. L’11 settembre 2001 ha fallito quattro volte su quattro.
Come mai i nomi dei presunti dirottatori non sono stati rinvenuti negli elenchi passeggeri resi pubblici? Essi non contengono nessun nome arabo. Alcuni dei presunti terroristi, inoltre, risultano ancora in vita. Ma l’FBI non ha ancora rivisto la sua lista.
Perché l’amministrazione Bush, nel gennaio 2001, ha ordinato all’FBI e alle agenzie di Intelligence di interrompere le investigazioni sulla famiglia Bin Laden, compresi i due parenti di Osama che abitavano a Falls Church, in Virginia, a poche miglia dagli uffici direttivi della CIA?
Zeitgeist sostiene una chiara connessione fra le famiglie Bush e Bin Laden. Numerosi anche i dubbi sulla veridicità della versione ufficiale dell’attacco al Pentagono. È possibile che un aereo di linea si vaporizzi del tutto, non lasciando altri residui se non calcinacci? Risulta “scientificamente impossibile che dodici tonnellate di acciaio e titanio siano state vaporizzate dal carburante dell’aereo”, come sostenuto dalla versione ufficiale.
“I video delle telecamere di sicurezza che avrebbero potuto mostrare quello che realmente ha colpito il Pentagono” incalza Zeitgeist, “sono stati confiscati da agenti dell’FBI. Il Dipartimento di Giustizia si è rifiutato fino ad oggi di renderli pubblici”.
I conti non tornano neanche per quanto riguarda il crollo delle Torri, venute giù a una velocità quasi di caduta libera, pur essendo state progettate per sopportare l’impatto di un volo di linea e, nonostante tutto, rimanere in piedi. Cosa avrebbe potuto provocare un crollo del genere? Solo una cosa: esplosivi. “Le caratteristiche dei crolli degli edifici 1, 2, e 7 del World Trade Center” si legge in Zeitgeist, “coincidono esattamente con modelli di demolizione controllata”.
Insolito anche che le autorità non si siano soffermate sulla provenienza del denaro che ha finanziato gli attentati, ritenendola un’informazione di scarsa rilevanza. Queste e molte altre incongruenze tra la realtà e la versione ufficiale sostenuta dalle autorità portano a rileggere gli attentati dell’11 settembre come un auto-attacco sostenuto da elementi criminali del governo Usa contro i propri cittadini, al fine di fare un uso sistematico del terrore e di generare paura nell’opinione pubblica verso un pericoloso nemico comune. La paura, a sua volta, persuade l’opinione pubblica a sostenere i piani (politico-economici) dei propri governi.
Interessante l’ultima parte del film, incentrata sul sistema di funzionamento delle Banche Centrali, istituzioni che producono la valuta di un’intera nazione, detenendo due specifici poteri: il controllo dei tassi di interesse e il controllo dell’offerta di moneta o inflazione.
Zeitgeist illustra come un sistema di tal genere possa produrre solo debito. La Banca Centrale, infatti, non fornisce denaro ad una nazione, ma lo dà in prestito ad essa applicando un determinato tasso di interesse su ogni singolo dollaro.
Mediante la Federal Reserve, la Banca Centrale degli Stati Uniti, e la Tassa Federale sui Redditi, che risulta incostituzionale e grazie alla quale una percentuale non indifferente del reddito medio di un lavoratore americano finisce direttamente nelle tasche dei banchieri internazionali, questi ultimi “agiscono congiuntamente per rendere schiavo il mondo dei propri interessi”.
L’altro mezzo a disposizione dei banchieri per ricavare ingenti profitti è la guerra, poiché “costringe lo Stato a chiedere in prestito ancora più denaro pagandone il relativo interesse”. Ma l’entrata in guerra di una nazione deve essere legittimata dall’opinione pubblica, nella quale deve essere provocata un’ondata di rabbia.
Ecco perché il 7 maggio del 1915 la nave da crociera Lusitania venne deliberatamente portata in acque territoriali tedesche dove, come previsto, venne silurata e affondata da sottomarini tedeschi. Più di mille persone persero la vita. Il popolo americano si indignò e l’America entrò in guerra poco dopo.
Dalla prima guerra mondiale i Rockefeller, famiglia dominante nel settore bancario, guadagnarono circa 200 milioni di dollari. Noto settimane prima era anche l’attacco a Pearl Harbor del 7 dicembre 1941, indotto dallo stesso governo americano di Roosvelt e che costò la vita a più di duemila persone. L’attacco giustificò l’entrata degli Usa nella seconda guerra mondiale.
Altra curiosa informazione portata alla luce da Zeitgeist è quella di un accordo stretto in segreto fra Canada, Usa e Messico nel 2005, che prevede l’abbattimento dei confini fra i tre Stati e la creazione di un’Unione Nord Americana con un’unica moneta: l’Améro.
L’Unione Nord Americana sarà una comunità senza confini simile all’Unione Europea, all’Unione Africana e presto a quella che sarà l’Unione Asiatica. “Le stesse persone sono dietro tutto questo” sottolinea Zeitgeist.
“Quando sarà arrivato il momento esse saranno unite fra loro realizzando lo stadio finale di un piano sul quale questi uomini hanno lavorato per oltre sessant’anni: un Governo Unico Mondiale”. Il quesito è se esso verrà costituito con la forza o con il consenso.
“È ora di svegliarsi”, è il monito finale lanciato da Zeitgeist, che evidenzia come “l’ultima cosa che gli uomini dietro le quinte vogliono è un pubblico informato e cosciente, capace di pensiero critico”.
Questo è il motivo per cui “il nostro mondo è pieno di divertimenti” volti ad narcotizzare la pubblica opinione, che non deve “intralciare la strada a gente importante”. Complice di questo piano è la più spaventosa e dannata forza di propaganda che sia mai stata creata: la televisione.