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ESORDIO PARTECIPATO PER “IL SALOTTO LETTERARIO”-foto

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salotto leronni declamaHanno avuto inizio martedì 31 gennaio gli incontri di narrativa che si terranno ogni giovedì di fine mese (solo in gennaio l’incontro si è avuto di martedì) presso Spazio Unotre, locus dedito all’arte in ogni sua forma ed espressione, e messo a disposizione dalla disponibilità di Mario Pugliese.

Incontri organizzati da Giacomo Leronni e che hanno visto la scelta della lettura della ‘Novella degli scacchi’, ultimo romanzo breve dello scrittore austriaco Stefan Zweig.

La ‘Novella degli scacchi’ tratta di un gioco portato al limite e basato su antinomie, dicotomie, doppi … Prende forma il bianco e il nero attraverso la descrizione psicologica di due personaggi agli antipodi. Da una parte il misterioso dottor B, emblema del raziocinio più puro; dall’altra Mirko Czentovič, simbolo degli istinti più umani.

“L’uno che si lascia guidare da un preciso interesse, l’altro dal talento, e il talento è fantasia, vita, ma anche follia”, così afferma la prof.ssa Irene Martino durante l’salotto leronni martinointervento introduttivo della serata. L’uno campione di scacchi che non spicca in nessun’altra attività intellettuale, l’altro avvocato dalla notevole intelligenza con una storia esistenziale da raccontare.

Ai lati opposti, ma entrambi passeggeri di una nave da crociera con partenza da New York e arrivo a Buenos Aires, e con una partita di scacchi da vivere e giocare. Ma è un gioco che non si limita alle strategie meramente tecniche, è un gioco in cui la posta è la vita stessa.

Non ci sono effettivi vincitori o vinti, ed in effetti – continua la Martino –: “si gioca con una schizofrenia, un’ambivalenza […]”. Ambivalenza, del resto, presente nell’uomo stesso e teorizsalotto letizia guidazata da Sigmund Freud che Stefan Zweig, ebreo ed austriaco anch’egli, ebbe modo di frequentare, ed esserne influenzato.

Molti gli interventi dell’uditorio tra i quali emerge l’attenzione alla contestualizzazione del racconto data dalle persecuzioni razziste delle quali è vittima il dottor B.

È una storia di violenza, ma una violenza più sottile, più subdola che è quella psicologica. Ed è lì che l’uomo impazzisce non potendo ritrovare i suoi riferimenti quotidiani, ed è in quei momenti che conosce il nulla: “Nessuna cosa esercita una tale pressione sull’animo umano come il nulla”, così scrive lo stesso Zweig.

D’altronde i numerosi interventi non fanno altro che confermare lo scopo del ‘salotto letterario’ che è anche quello di mettere in luce tutte le letture possibili date da sguardi diversi, mai uguali.

titti dellorco flauto2Sono degli incontri con l’autore assente che, a volte, è più presente. […] Presenza evocata sia attraverso le varie interpretazioni, sia attraverso le musiche scelte sempre in attinenza alle tematiche e al periodo storico”, in questi termini si esprime Giacomo Leronni.

Musiche date dall’estro di Titti dell’Orco accompagnata per l’occasione dall’eleganza del piano di Porsia Coragnano.

Un sentito grazie a Fabio Guliersi per i suoi preziosi scatti, attenti a rapire gli attimi più salienti della serata.

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