“L’ASSO NELLA NEVE” DI ANNA MARIA CARPI A SPAZIO UNOTRE
Per la rassegna Uno(Giovedì)Tre(Arti) PoesiaArtiMusica, ciclo di incontri poetici ideati e curati da Fortunato Buttiglione, Giorgio Gasparre, Giacomo Leronni, Filippo Paradiso, giovedì 15 marzo 2012, ore 19.30, presso Spazio UnoTre, in via Barba 13 a Gioia del Colle, presentazione del libro “L’Asso nella neve”, raccolta di poesie 1990/2010 di Anna Maria Carpi (edito Transeuropa 2011, p. 65), declamate da Giacomo Leronni. Un incontro già programmato per il 9 febbraio scorso e rinviato causa neve.
VideoArt a cura di Mario Pugliese.
BUCHI, silenzi, mezzi pomeriggi:
(Anna Maria CARPI, L’asso nella neve. Poesie 1990-2010, Transeuropa 2011, p. 65)
Anna Maria CARPI è nata a Milano e insegna Letteratura tedesca all’Università di Venezia.
Autrice di saggi sulla poesia barocca tedesca, su Von Kleist, Mann, Benn, Celan e molti altri. Ha tradotto vari testi di Benn, tutte le poesie di Nietzsche, Musica del futuro e Più leggeri dell’aria di Enzensberger, A metà partita di D. Grünbein, questi ultimi per Einaudi.
Come autrice, ha pubblicato i romanzi E sarai per sempre giovane (Bollati Boringhieri, 1996) e Il principe scarlatto (La Tartaruga, 2002), la biografia Un inquieto batter d’ali. Vita di Kleist (Mondadori, 2005) e le raccolte di poesie A morte Talleyrand (Campanotto, 1993), Compagni corpi (Scheiwiller, 2004), E tu fra i due chi sei (Scheiwiller, 2007).
L’Asso nella neve raccoglie settanta poesie scritte tra il 1990 e il 2010. Questi componimenti poetici – alcuni brevi altri più lunghi – hanno della neve (o, meglio sarebbe dire, dell’idea che abbiamo della neve) il fascino. E forse non è un caso che nelle poesie non compaia mai il sole, ma sempre paesaggi autunnali/invernali, ambientati sia in Italia (con la “cara nebbia padana”) che all’estero specialmente in Germania e in Russia. (Roberto Russo)
La prima parte, che dà il titolo all’intera raccolta, è composta da poesie recenti di Anna Maria Carpi, come sempre all’insegna di una risentita e concreta analisi del vivere quotidiano e delle sue contraddizioni, piene di riflessi sugli equilibri dell’io. Ma molto interessanti sono anche le aperture verso nuovi spazi, come quello della Russia, oppure il confronto con maestri ideali (Norberto Bobbio) e autori cari (Bertolt Brecht).
La seconda parte è invece costituita da una scelta dei testi più significativi pubblicati dall’autrice. Così, L’Asso nella neve rappresenta una sintesi del percorso ventennale di una delle voci migliori dell’attuale poesia italiana.