Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Cultura

L’IRONIA E LA SERIETA’ DI MAURIZIO DI FEO AL ROSAMORA

P5280293

P5280281“L’ironia è la più grande forma di serietà!”, così ad un certo punto dell’incontro, tenutosi ieri sera, 28 maggio 2010, al Rosamora Caffè, il caffè letterario all’interno del nostro Teatro Comunale Rossini, sostiene Gianni Spinelli, scrittore e giornalista, ma anche amico di Maurizio Di Feo con il quale è in corso d’opera un’ulteriore collaborazione artistica. Maurizio Di Feo, giovane artista gioiese, è il protagonista assoluto dell’incontro dal titolo del tutto originale “Ho fatto Splash”, titolo, tra le altre cose, anche di un film.

P5280285“Pur non avendo amato particolarmente quel film, mi ha incuriosito l’idea, il messaggio … Quel bambino che inconsapevolmente si addormenta sul divano e magicamente si risveglia dopo vent’anni. C’è quel senso di spaesamento, di straniamento …”, con questa affermazione Maurizio dà l’incipit del suo incontro.

Maurizio si chiede e sembra chiederci che valenza avrebbe avuto il passato se il futuro fosse già esistito. La domanda offre molteplici spunti di riflessione, come anche molteplici sono le chiavi di lettura. Probabilmente ognuno dei presenti ha pensato alla propria vicenda personale, a quello che avrebbero voluto ancora e a quello che, forse, alla luce di un ipotetico futuro avrebbero lasciato andare via, per sempre!

Ma lo sguardo di Maurizio ha un raggio visuale ancora più largo ed in maniera sorprendente domanda che cosa potrebbe succedere se adesso utilizzassimo il vapore al posto della luce elettrica … Ci sono risposte? Ritorneremmo indietro? Maurizio cerca di mettere insieme il passato e il futuroP5280294, il lavoro analogico a quello più digitale ed il risultato datoci da questa successione di immagini accompagnate da un ritmo incalzante – “mi piace la musica, ma mi piacciono anche i rumori” – è straniante! A tratti ci perdiamo, ci accompagna all’Inferno.

Iniziamo così, con una rivisitazione della Divina Commedia, più propriamente del viaggio che Dante, accompagnato da V9irgilio, fa negli Inferi. “Lasciate ogni speranza voi che entrate” … E noi accettiamo l’invito e ci piace l’idea di iniziare il viaggio con Maurizio. Maurizio gioca, si e ci diverte, ci confonde, utilizzando le sue parole: “A volte c’è il gioco dell’inganno, non voglio far capire quando un oggetto è un oggetto vero e proprio e quando, invece, trattasi di una stampa, di una mia riproduzione” … Infatti in riguardo all’opera dal titolo Assemblages et Peintures, afferma: “è un’opera che non è altro che un rebus”!

L’ultima proiezione alla quale assistiamo è il bellissimo lavoro che prende il titolo dal libro di Gianni Spinelli: “Il mistero di Palloni e palloncini”. L’atmosfera è onirica, non c’è tempo, nodi_feo5n c’è contesto … Provando a fare un paragone con il cinema si può pensare a quello che crea Terry Gilliam, si può pensare al visionario David Lynch … Le immagini in successione di Maurizio hanno potere ipnotico, ti portano via con loro con assoluta leggerezza: “Non c’è protesta, non c’è denuncia nelle mie opere, c’è desiderio”!

Il desiderio di rivivere il passato con la consapevolezza del futuro ed, infatti, suo fermo proposito e di non lasciare mai che il progresso possa prendere il sopravvento né su di lui né sulle sue visionarie creazioni artistiche. Ci facciamo così trasportare da quel desiderio che ci porta al di là di qualsiasi aspettativa.pierluca_cetera

A rendere la serata ancora più interessante, Maurizio ha voluto l’intervento di Enrico Castellaneta, perché il suo mondo incantato fatto di marionette è qualcosa che egli sente particolarmente vicino e che rivive in un certo qual modo nel suo lavoro più propriamente grafico.

Gennaro Durante, gestore del Rosamora Caffè, in conclusione, si dichiara soddisfatto del rapporto diretto che si è creato tra artista e fruitore durante gli incontri del progetto “Arte e Personaggi”, organizzato con l’aiuto di Pierluca Cetera, professore di Storia dell’Arte del liceo scientifico di Gioia del Colle ed artista di grande valore, e Antonella Marino, critico d’arte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *