ETERNIT VIA TARANTINI: DOPO LA GAZZETTA, LA BEFFA-foto
In un corso di comunicazione in auge qualche anno fa, per dimostrare quanto potesse modificarsi il senso di una notizia attraverso il passaparola, si chiedeva ad uno solo dei corsisti di osservare una scena o ascoltare la descrizione di un evento.
Lo stesso doveva poi descriverlo ad un suo vicino in un orecchio, il quale a sua volta doveva riferire ad un altro ignaro corsista.
Giunti al quinto ascoltatore-narratore la notizia risultava così trasformata da non essere più riconoscibile e tanto meno attendibile.
Questa è la percezione che si ha di quanto pubblicato sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” di sabato 18 agosto e domenica 19, commentato in un nostro articolo (http://www.gioianet.it/politica/5319-eternit-via-tarantini-risolto-tutto-in-un-sabato-notte.html) – lo ammettiamo, con un pizzico di ironia e “azzeccandoci” in pieno ancora una volta – alla luce del comunicato a firma del dottor Leonardo D’Erasmo, pervenuto ieri dal Comune che, a distanza di sei giorni dalle prime esternazioni del vicesindaco Ventaglini, così recita:
“Con riferimento alla questione della bonifica delle lastre di amianto in via Tarantini, anche alla luce di quanto pubblicato su alcuni organi di informazione, si fa il punto della situazione. Il vicesindaco Franco Ventaglini il 18 agosto scorso aveva dichiarato che la questione sarebbe stata affrontata con la massima urgenza con il dirigente l’Ufficio Tecnico al suo rientro in servizio. Il 21 agosto la problematica è stata affrontata ed il giorno successivo l’Ufficio Tecnico ha intimato ai proprietari dei terreni interessati “a dare esatta esecuzione” all’ordinanza sindacale n. 8 del 22 gennaio 2010 che prevedeva la rimozione delle lastre. Nel ricordare che era stata dichiarata da parte di uno dei proprietari la disponibilità ad eseguire direttamente i lavori di bonifica, il dirigente dell’Ufficio Tecnico ha sottolineato che quanto ordinato deve avvenire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro e non oltre 30 giorni dalla data di notifica della presente. Nulla avvenendo, gli atti qui posti in essere saranno trasmessi alla Procura della Repubblica”. E’ evidente che in quest’ultima non auspicabile ipotesi, il Comune provvede
rebbe direttamente alla bonifica della zona”.
In parole povere: nulla di fatto se non a trenta giorni dalla notifica… che parrebbe, né più né meno, intimare quanto già in precedenza intimato negli ultimi sette anni, prendendo e perdendo tempo prezioso per la salute pubblica.
Intanto il degrado dell’eternit in quella zona è sotto gli occhi di tutti e di certo – in attesa dell’evolversi della situazione – non farà dormire sonni sereni a chi vive in quel quartiere e tutte le mattine, spalancando le finestre, rischia di respirare filamenti di amianto.
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