Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Politica

PASSAGGIO A LIVELLO. CUSCITO: “UNA CITTA’ PRESA IN GIRO”

ferrovia-ponte-passaggi_livello_010

ferrovia-ponte-passaggi_livello_006Venerdì 28 novembre 2014. Aula consiliare. Va in scena l’ennesimo Consiglio Comunale farsa. Una sceneggiata che appare come l’ultimo atto di una politica consumata dalla convinzione che governare sia un’operazione di sopraffazione e di presa in giro costante della comunità che si amministra. Lo scenario è lo storico problema del passaggio a livello di via Dante. Dalle famigerate battaglie contro la chiusura, con comitati e denunce varie al Tar, senza tralasciare le capillari campagne elettorali porta a porta da parte di candidati consiglieri che della “non chiusura” hanno confezionato slogan a go-go, con l’Amministrazione Povia si è giunti alla decisione, contro tutto e tutti (ma a favore delle Ferrovie dello Stato) di chiudere il passaggio a livello e costruire i famigerati ascensori (impianti ettometrici), fiore all’occhiello di un’opera futuristica degna delle grandi, a detta del Sindaco, metropoli del nord Europa. Ore ed ore di Consigli Comunali sulla necessità di costruire gli ascensori, sulla loro fattibilità e sostenibilità architettonica e ambientale, sulla riqualificazione del quartiere, la sicurezza dei cittadini, la comodità e la fruibilità, semplice e, direbbe il primo cittadino, “eccitante”, degli stessi.

E, così, il passaggio a livello si chiude senza colpo ferire. Via Dante viene tranciata in due. Il sottovia continua ad allagarsi e a bloccare il traffico ad ogni spruzzata di pioggia, il ponte di ferrovia-ponte-passaggi_livello_002via Giovanni XXIII continua ad essere via di comunicazione insostenibile per tempi e volume di transito di auto e tir. Oltre duemila cittadini gioiesi presentano una petizione a sostegno del progetto del Movimento Prodigio che prevede un sottovia ciclopedonale su via Dante. L’amministrazione, probabilmente col tarlo già in mente sul proseguo dei lavori e sulla presa per i fondelli della cittadinanza, prima fa finta di interessarsi al progetto, poi lo rigetta, ed insieme ad esso le firme e le istanze dei cittadini.

“Moriremo di democrazia” dice sempre sua signoria Povia ogniqualvolta gli viene ricordato il valore della partecipazione e dell’opinione dei contribuenti che, tra l’altro, gli pagano lo stipendio da Sindaco.

Si arriva al 28 novembre scorso. Due giorni prima, a noi dell’opposizione, giungono le proposte di delibera. Furbescamente, nei manifesti pubblici di convocazione, parlano solo del progetto della banchina ciclopedonale sul ponte di via Giovanni XXIII, senza specificare nient’altro. Così i cittadini pensano ad un opera pubblica in più, complementare a via Dante, e tutti son contenti. Quando la sera prima leggo la delibera, per un attimo sgrano gli occhi e me li strofino violentemente, come se non volessi credere a quanto leggevo. La banchina ciclopedonale (nemmeno un doppio senso carrabile, che almeno avrebbe reso più sostenibile e fruibile il traffico) sostituiva gli ascensori su via Dante. Quel progetto avveniristico, tanto imbalsamato e incensato dal Sindaco, veniva magicamente stralciato. Naturalmente senza nessun confronto pubblico e senza nemmeno il benché minimo atto di informazione alle opposizioni.sottopasso fs a

Dall’alba al tramonto, in questa Città, progetti da 2 milioni di euro venivano approvati, deliberati, propagandati, poi stralciati e dimenticati. Ad un sornione Sindaco e ad una maggioranza silente in Consiglio Comunale (votano a favore anche i consiglieri che avevano fatto, della non chiusura di via Dante, carne da consenso elettorale), le nostre richieste di informazione e contestazioni sembrano quasi stupirlo. Un atteggiamento da gnorri che, per esperienza, è l’anticamera di altro. Di un progetto ben architettato sin dal principio. Di interessi legati alla gestione di appalti e lavori. Un solo grido (anzi, uno spiffero che sa di surreale) si alza dalla maggioranza. Il capogruppo del Pd, Vito Ludovico, dichiara di non essere d’accordo con lo stralcio degli ascensori ma che “per senso di responsabilità” verso la maggioranza si adeguava.

Evvai!!! Viva il Pd e la sua forza dei numeri! Chissà cosa dirà, se parlerà, la Segreteria locale del Pd. Ma forse bisognerà attendere il dopo regionali, perché il Partito Democratico di Gioia torni a dire qualcosa! Rimane un dato che grida allo scandalo! Il progetto di Prodigio è stato archiviato, in primavera, perché non c’erano i tempi per rimodulare il progetto degli ascensori. “Rischiamo di perdere i 6 milioni di euro”, dicevano.ascensori ettometrici

Alle soglie dell’inverno veniamo a sapere che addirittura si può cambiare destinazione. Non più via Dante, ma via Giovanni XXIII. Per fare che? Una banchina ciclopedonale sul ponte. In effetti quel ponte, dico io, è quotidianamente affollato da cittadini che lo attraversano. Com’è possibile, allora, tanta approssimazione e miopia, se non giustificato da un’astuzia mirata a ben altro? Ricordiamo la pista ciclabile realizzata dalla Comunità Montana? E lo stralcio, lento e ben architettato, degli interventi previsti con il PRU nella zona 167? Bei progetti di riqualificazione che si sono lentamente decomposti. Tanti soldi per rigenerare il territorio finiti chissà dove, senza aver prodotto nulla di buono e di duraturo per la collettività.

Tanti buoni motivi per far destare i cittadini dal torpore dell’indifferenza e della rassegnazione e di ricominciare a lottare, con l’obiettivo di rovesciare la malapolitica e restituire decoro alla nostra democrazia che, qualcuno, vorrebbe far morire…”.

Enzo Cuscito

Vedi anche:

POVIA CON LA SUA FIRMA SIGILLA PASSAGGIO A LIVELLO 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *