LA GIUNTA LONGO É GIUNTA AL CAPOLINEA(?)
Anche a Gioia del Colle, come in Italia, l’aria che tira intorno al centro destra non è per niente salubre. Anzi, nella nostra città l’impressione che se ne ricava (ma è una certezza) è che la maggioranza è giunta al capolinea.
E’ questo che si percepisce dai vari capannelli che la sera animano l’agorà gioiese, dove ormai è voce comune che il sindaco e la sua giunta (più la giunta che il sindaco), hanno le ore contate. E chissà che venerdì 17 non porti proprio sfiga al primo cittadino. Infatti, vista la convocazione del prossimo consiglio per venerdì 17 (nonostante un vecchio adagio recita: “di venere e di marte, non si dà inizio all’arte”) è facile pensare ad una strana coincidenza del destino.
Considerazione che sicuramente indurrà sindaco e chierichetti vari a toccare ferro, anche se c’è poco da toccare, perché al contrario del “Re Mida” il sindaco e la sua giunta per questa città sono diventati come la gramigna. E a farglielo notare non sono solo i gruppi di opposizione, che bene farebbero ad essere ancor più cattivi.
Anzi, il dissenso maggiore arriva proprio dai banchi della maggioranza, dove non si è spento il malcontento per il mancato ripulisti dell’attuale dirigente dell’ufficio tecnico, ma maggiormente quello dell’assessore “girovago”, Sante Celiberti, passato dai lavori pubblici ai servizi sociali, ma pronto ancora una volta ad effettuare il salto della quaglia se fra qualche tempo un notaio notificherà al sindaco gioiese che è finito il suo tempo sullo scranno più alto di palazzo San Domenico.
Sindaco che al pari del suo mentore romano, non perde tempo, quando ha un microfono tra le mani, nel tessere le lodi a se stesso, dando corpo, scriveva giorni fa Filippo Ceccarelli su Repubblica, al notissimo adagio: “Chi si loda, s’imbroda”. Ignaro, comunque, di quello che gli succede intorno e decisamente arrogante di fronte ad un ordine del giorno, quello di venerdì 17, dove fra i 9 punti all’ordine del giorno, sette tratteranno mozioni, interpellanze ed una auto convocazione.
Due delle quattro mozioni sono state presentate da altrettanti consiglieri di maggioranza: Mauro Mastrovito e Vito Paradiso. Con la prima si chiedono lumi sul rilascio dei permessi di costruzione in zona F, con l’altra si vuol capire la regolarità del permesso di costruzione n. 96/2010, rilasciato in zona omogenea “F1” (servizi di quartieri). In pratica si cerca di fare luce sulla costruzione che sta sorgendo sul suolo dell’ex arena Castellano.
Per poi passare alla mozione presentata da Tommaso Bradascio, il quale punta il dito sul rilascio delle autorizzazioni per la gestione e realizzazione di impianti fotovoltaici nel territorio comunale.
Come pure gli otto consiglieri d’opposizione, sempre con una mozione, chiedono chiarimenti a proposito della delibera di consiglio comunale n. 42 del 29 luglio 2010: “Realizzazione di una discarica di rifiuti speciali in località Monte Sannace”.
Mentre, sempre Tommaso Bradascio (Democratici per Ludovico), interpella il sindaco a proposito della candidatura del nostro comune ai progetti PIST (Piano Integrato di Sviluppo Regionale). E come se non bastasse, gli otto consiglieri dell’opposizione hanno inoltrato una richiesta di auto convocazione riguardante le “Problematiche relative alla gestione della società partecipata Spes Gioia S.p.A.”, società per la quale alcuni “chierichetti” del sindaco: Celiberti e Lamanna, con sprezzante presunzione, hanno avanzato la loro candidatura a sostituire il mal capitato Andrea Benagiano, che in questo caso rischia di fare la fine “du ciùcce mmìjenze e su:ne”.